Dopo giorni di attesa è finalmente arrivato, in mattinata, il responso ufficiale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali a proposito del Palio di Legnano. La cittadina lombarda ha ottenuto dal Ministero l'autorizzazione a disputare l'edizione 2017 della corsa con i cavalli purosangue, continuando così nella propria tradizione.
Pur trattandosi ancora solamente di un parere favorevole in via preventiva soggetto ad un sopralluogo da parte di un tecnico che, nei giorni precedenti al Palio, si recherà sul luogo della corsa per verificare il tutto, il dado pare tratto e gli appassionati legnanesi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e festeggiare la bella notizia. Una notizia che, sicuramente, non passa inosservata nemmeno dalle nostre parti dove, ad oggi, l'incertezza pare essere ancora totale. Non si hanno più avuto, infatti, notizie certe sulla relazione tecnica preparata dal Dottor Brusa che, come annunciato alcune settimane fa dal Sindaco Brignolo, dovrebbe poi essere recapitata al Ministero con l'intento di dimostrare l'idoneità della nostra pista e delle nostre strutture per poter ospitare una corsa di cavalli di razza purosangue inglese. La strada della relazione è stata quella intrapresa anche da Legnano e, proprio dalla risposta ricevuta dal Palio lombardo, è possibile provare a immaginare quale futuro spetterà alla nostra corsa. A far ben sperare possono essere alcuni fattori quali, in primis, il fatto che il Ministero si sia dimostrato disponibile ad ascoltare le motivazioni presentate, non negando a priori la possibilità che un Palio possa essere disputato coi purosangue. Qualora anche il Palio di Legnano, dopo quello di Buti, fosse stato costretto ad utilizzare i cavalli mezzosangue la situazione per la nostra corsa sarebbe diventata quantomeno grigia, mentre, dopo questa decisione, le possibilità che anche ad Asti possa essere concessa l'idoneità restano intatte, se non addirittura in crescita. Andando a leggere nel dettaglio la risposta del Ministero, inserita al fondo della notizia, emergono i fattori che hanno fatto sì che Legnano potesse continuare nella propria tradizione. Alcuni elementi, quali lo steccato, la posizione del pubblico e i box cavalli, con ogni probabilità potranno essere riconosciuti come idonei anche alla nostra pista, mentre i maggiori dubbi riguardano i primi punti contenuti nello scritto del Ministero. La forma del tracciato in cui si disputa il Palio di Legnano, ricavato all'interno di un campo da calcio e quindi ovoidale, è sicuramente diversa rispetto a quella della nostra Piazza Alfieri, così come diverso è il fondo utilizzato per la pista. Per avere una risposta favorevole dal Ministero sarà necessario dunque dimostrare la sicurezza della forma, della larghezza e del fondo della pista di Piazza Alfieri; il tutto con la speranza, condivisa da tutto il mondo del Palio astigiano, che la notizia odierna possa fare da apripista e possa essere di buon auspicio anche per Asti, desiderosa di continuare a correre il proprio Palio secondo la tradizione, con l'utilizzo cioè dei cavalli purosangue.Immagine tratta dal sito www.legnanonews.com |