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| I Cavalli del Re, Erio Grosso |
Le lettere abbracciate
Una A e una V si incontrano pittorescamente,
la piazza spicca in questo slancio poetico e teatrale.
Vittorio Alfieri veglia silenziosamente,
padrino indiscusso del nostro Palio.
Il catino e la sua collana di platani,
nuovamente circondato da spesso terriccio.
Lesti zoccoli lo sigilleranno con la loro impronta,
fantini variopinti cavalcheranno l'onda.
Cos'è che mi corre nelle vene se non la speme di vittoria?
sale l'attenzione al calar del canapo.
I colori si confondono nella baraonda della corsa,
frustini al cielo, criniere galoppanti e cori ammiccanti.
La folla s'affanna, ognuno stringendo i propri colori,
sogna un lieto fine, a gran voce intonando i propri cori,
La fame di gloria non conosce concordia
Ma non è la passione la più grande vittoria?
S. T.