lunedì 29 maggio 2017

Palio di Legnano: Giovanni Atzeni porta il Crocione a Legnarello

Foto tratta da paliodilegnano.it

Ancora Legnarello, come venerdì sera nella Provaccia; ancora Giovanni Atzeni, come ad Asti nello scorso settembre; ancora Legnarello e Giovanni Atzeni insieme, come nel 2015 quando, proprio come in questa edizione, la vittoria di Tittia regalava ai giallorossi il bis dopo l'affermazione nella Provaccia. Una vittoria mai in discussione quella di Atzeni, capace di uscire al meglio da una settimana non troppo semplice fatta prima della mancata monta nel Palio di Fucecchio e poi dei problemi nella scelta del cavallo per la corsa legnanese. Scelta, poi, ricaduta sullo stesso purosangue che otto mesi fa aveva regalato il trionfo a Nizza in Piazza Alfieri e che, con l'affermazione odierna, si conferma, al momento, ancora il cavallo da battere.
Palio intenso e lunghissimo quello andato in scena allo stadio Mari di Legnano, caratterizzato da ben dieci partenze false in finale, prima che la mossa buona arrivasse solo al calare della sera. Un Palio che, nel dettaglio, riassumiamo nelle prossime righe.

I BATTERIA: 
Sant'Ambrogio: Dino Pes - Capitan America
Sant'Erasmo: Giuseppe Zedde - Tuttosubito
San Martino: Andrea Mari - U Prise
San Magno: Jonatan Bartoletti - Incastro

Batteria ricca di favoriti alla vittoria finale e, come logica conseguenza, mossa particolarmente elaborata, con tre partenze false. Alla quarta scatta in testa Sant'Erasmo, seguito da San Martino, Sant'Ambrogio e San Magno. Sant'Ambrogio attacca subito San Martino e si porta in seconda posizione ma a metà batteria Mari, fantino di San Martino, lancia il suo cavallo che, per linee esterne, sorpassa prima Sant'Ambrogio e poi Sant'Erasmo portandosi in testa. Da dietro prova la rimonta anche San Magno che riesce a risalire di una posizione, senza però mai impensierire Sant'Erasmo, prima di essere di nuovo scalvacato da Sant'Ambrogio nei metri finali. Si qualificano per la finale San Martino e Sant'Erasmo, mentre vengono eliminati due grandi favoriti della vigilia, Sant'Ambrogio e San Magno.

II BATTERIA:
San Domenico: Antonio Siri - Doctor Mich
Legnarello: Giovanni Atzeni - Bam Bam
San Bernardino: Sebastiano Murtas - Ping Pong
La Flora: Carlo Sanna - Twenty Years


Meno difficoltoso l'allineamento di questa batteria che, dopo una prima partenza falsa, scatta al secondo tentativo. A prendere la testa è Legnarello, seguito da San Domenico, Flora e San Bernardino. I primi due controllano la corsa senza problemi e non vengono mai impensieriti dalla Flora, che prova invana la rimonta. Mai in corsa San Bernardino, staccatissimo dai primi tre. Le posizioni non cambiano fino al traguardo: in finale vanno Legnarello e San Domenico, mentre Flora e San Bernardino terminano qua il proprio Palio.

FINALE:
Sant'Erasmo: Giuseppe Zedde - Tuttosubito
San Domenico: Antonio Siri - Doctor Mich
San Martino: Andrea Mari - U Prise
Legnarello: Giovanni Atzeni - Bam Bam

La presenza delle nemiche Sant'Erasmo e San Domenico rende complessa la mossa che, infatti, si prolunga per più di un'ora. Il mossiere Narduzzi sceglie di non ammonire nessuno ma si trova più volte costretto a redarguire Zedde e Siri, impegnati ad ostacolarsi l'un l'altro, mentre Atzeni fa il bello e il cattivo tempo, talvolta rifiutando la mossa e talvolta forzandola. I tentativi falliti di partenza diventano così dieci fin quando, alle 21.16, la mossa è buona. A prendere la testa e ad allungare immediatamente, sfruttando lo slancio della partenza, è Legnarello, seguito da Sant'Erasmo, San Martino e San Domenico. Zedde prova ad avvicinare Atzeni ma non riesce a portargli l'attacco. Ad approfittare della situazione è Mari che sopravanza Sant'Erasmo e prova a replicare la rimonta compiuta in batteria. Brio, però, nonostante i tentativi non arriva mai ad affiancare Tittia che, proprio come due anni fa, giunge primo al traguardo, precedendo Mari. Alle loro spalle, più staccati, Zedde e Siri. Il Palio di Legnano, quindi, va a Legnarello che precede San Martino, Sant'Erasmo e San Domenico. Il popolo giallorosso invade immediatamente la pista per festeggiare l'undicesima vittoria della propria storia e per andarsi a prendere l'ambito Crocione, portando in trionfo Tittia.