giovedì 13 ottobre 2016

Il Canapo 2.0



Quando poco più di due settimane fa ho scritto il mio ultimo pezzo sul Canapo non pensavo di ricevere in così poco tempo tanti attestati di stima, che mi hanno sinceramente commosso e di cui ringrazio tutti. Ma quello che mi ha fatto più piacere è stato senza dubbio la telefonata di due ragazzi che mi hanno chiesto se era possibile portare avanti il progetto del Canapo.

Dopo qualche chiaccherata iniziale tutto è andato a buon fine: Luca e Sara, che avrete, anzi, avremo, modo di conoscere nei prossimi giorni, soddisfano due requisiti secondo me indispensabili. Sono più giovani anagraficamente del sottoscritto e entrambi vivono il palio in maniera attiva, sulla propria pelle, tutti i giorni, come tanti di noi.
Sono certo che il cambio, se non generazionale almeno decennale tra la mia gestione e la loro porterà alla testata freschezza e novità,  inoltre la loro appartenenza a questo mondo è sicuramente una garanzia di quello che è stato sempre e deve continuare ad essere il Canapo: raccontare il Palio per gente di Palio.
Da parte mia, sono contento che il seme piantato, un po' per gioco, un po' per incoscienza nel lontano 2011 possa aver portato i suoi frutti. Personalmente, anche se per i primi tempi mi farà un po' strano l'idea, non vedo l'ora di accedere al Canapo, al pari di tutti voi lettori, per avere una finestra su questo bellissimo mondo. Sollevato dall'idea che "Il Canapo" non sarò più io e che Il Canapo camminerà con le proprie gambe.
Insomma, se è una sventura avere bisogno di eroi, è sicuramente una fortuna che il mondo del Palio abbia trovato al proprio interno persone desiderose di compiere un ulteriore tratto di strada.
A Luca e Sara faccio i più sinceri auguri per il futuro: che la vostra penna possa raccontare tante storie, e vedrete che il Palio non vi farà mancare gli spunti. A voi l'onere del racconto, a noi tutti l'onere di sostenervi e portare, ancora una volta, un pezzo di Palio un po' più in là.

Alessandro Franco