"Il Palio di Siena è una competizione equestre che nasce nel medioevo là dove, alcuni senesi, stufi delle tradizionali corsette in mutande lungo Piazza del Campo per decretare il vincitore dell'annuale premio "Mutandone Dorato", decisero di creare un qualcosa per attirare i turisti nella nota città di Siena, conosciuta anche come «La patria della lealtà sportiva»".
Se non fosse per il contesto marcatamente ironico all'interno del quale tale frase è stata vergata, verrebbe da pensare di trovarsi di fronte all'ennesimo attacco, pungente e denigratorio, con il quale spesso e volentieri la Festa di Siena deve in qualche modo fare i conti e provvedere a difendersi.
Il contesto, però, è appunto quello goliardico di Nonciclopedia, ossia dell'enciclopedia satirica più dissacratoria del web, che fa un po' il verso a Wikipedia. Nel senso che ne condivide sì la struttura, ma non i contenuti, essendo questi di chiara matrice umoristica con forti tinte satiriche e parodistiche, a volte sino al limite del cattivo gusto.
"Nonciclopedia dichiara - si legge nella pagina di presentazione - che qualsiasi contenuto espresso all'interno delle sue pagine è da considerarsi falso, frutto della fantasia degli autori, e non rispecchia in alcun modo il loro pensiero o la loro opinione. Inoltre ti facciamo presente che se non gradisci i contenuti di questo sito puoi cliccare la X in alto a destra nel tuo browser di navigazione". Fin troppo evidente già da queste poche, scarne battute di presentazione la natura ironica e sarcastica del sito, e il fine, unicamente umoristico.
Messa così, quindi, la questione assume un aspetto totalmente diverso, perchè se c'è di mezzo la satira, anche graffiante e pungente, allora diventa assai difficile scovarne un eventuale intento diffamatorio. Anche perchè la satira è un'arte, e se fatta intelligentemente, senza scadere nell'insulto fine a se stesso, costituisce uno straordinario veicolo di democrazia e un' indispensabile espressione della libertà di pensiero.
Ma fino a quanto però la satira può spingersi senza ledere i diritti altrui? Dove finisce pertanto il diritto di opinione, espresso anche con l'ironia e lo sberleffo, ed inizia invece la diffamazione?
"Sicuramente tutta la materia è complessa, e una legislazione così carente come quella attuale, che rimanda ad una legge di oltre venti anni fa, quando ancora non esistevano internet e i blog, non ci facilita assolutamente in questo compito" fa sapere Senio Sensi, Amministratore Delegato dell'Area Immagine e Comunicazione del Consorzio della Tutela del Palio. "In merito alla pagina di Nonciclopedia sul Palio di Siena, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni in questi ultimi giorni e stiamo valutando la situazione. A breve comunque provvederemo ad inviare tutto il materiale ai nostri legali al fine di scegliere quale sia la strada giusta da percorrere".
"Non sono un legale, ma la mia personale opinione comunque è che nella pagina in questione ci sia in definitiva molta ironia e molta, molta satira; a tratti, è vero, anche pesante, ma pur sempre satira. La mia impressione quindi è che non si rilevino gli estremi per una querela. Ma ripeto, non essendo un esperto, è bene attendere il parere dei legali.
"La nostra principale preoccupazione perciò rimane quella di valutare bene tutta l'intera questione e le misure da adottare. Primo perchè una querela per diffamazione persa, si trasforma in una disfatta. Si corre il rischio infatti di prendersi una controdiffamazione. Secondo perchè si rischia altresì di passare per permalosi, per coloro che si offendono per un nonnulla e che non sanno comprendere la satira e l'humor".
Il rischio di un clamoroso autogoal, in effetti, è tutt'altro che remoto.
Emblematica, a tal proposito, la querelle che lo scorso anno vide protagonisti Vasco Rossi e proprio Nonciclopedia. Il rocker italiano minacciò infatti di intentare una causa milionaria contro l'enciclopedia satirica per un articolo poco carino, se non offensivo, sulla sua figura di uomo e artista.
Gli amministratori del sito, per tutta risposta, annunciarono la chiusura imminente del portale. Una mossa astuta che spinse infatti il popolo del web a schierarsi dalla loro parte e ad attaccare Vasco Rossi, reo di aver assunto un atteggiamento tirannico alla "lei non sa chi sono io".
Addirittura su Facebook, il "palcoscenico virtuale" prediletto da Vasco in questi ultimi tempi, nacque immediatamente una pagina dal titolo “Chiudiamo Vasco Rossi e riapriamo Nonciclopedia”.
Insomma, nell'arco di 24 ore, il martellante tam-tam mediatico anti-Vasco sortì l'effetto sperato: i legali della rockstar ritirarono la querela e il cantante fecè così pace con Nonciclopedia.
Discorso diverso invece per le immagini. "Qui, siamo un po' più tranquilli - prosegue Sensi - in quanto come Consorzio deteniamo i diritti di tutte le immagini che hanno a che fare con il Palio, e per il cui utilizzo è necessaria una nostra precisa autorizzazione. Ed infatti, da questo punto di vista, gli autori di Nonciclopedia mi sembra abbiano usato una maggiore attenzione. In una delle due immagini presenti nell'articolo, è evidenziata una scena che palesemente non ha niente a che vedere con il Palio, trattandosi di un buttero impegnato in una specie di rodeo, nell'altra, dove è ripreso un cavallo esausto accasciato per terra, la didascalia riporta il termine generico di «manifestazione»". "Comunque sia - afferma ancora Sensi - stiamo lavorando in prima persona per rimuovere quelle parti dell'articolo che riteniamo lesive".
Tutta l'impalcatura di Nonciclopedia infatti, come di Wikipedia del resto, è costruita con software mediawiki, il che consente a qualsiasi persona, anche al più comune degli internauti, di aggiungere, modificare, o eliminare parti più o meno estese di testo.
"E' vero, tutto ciò e tecnicamente possibile, e in questi giorni ci stiamo adoperando proprio in tale direzione - conclude Sensi - ma di fatto, ogni modifica apportata viene poi annullata in brevissimo tempo, e tutto ritorna alla versione precedente. In una situazione analoga di qualche tempo fa, quando tentammo di modificare la pagina di Wikipedia relativa al Palio di Siena per correggere alcune inesattezze, si verificò lo stesso problema: tempo una settimana e tutto era tornato come prima".
Non di solo Palio, comunque, "vive" Nonciclopedia. Altre infatti sono le voci "senesi" a finire sotto la lama tagliente della sua satira. La città di Siena con i suoi abitanti innanzitutto, e poi anche personaggi famosi del presente come la cantante Gianna Nannini e i calciatori Bernardo Corradi ed Emanuele Calaiò, e del passato come il "poeta maledetto" Cecco Angiolieri.
Già. Chissà se oggi, il buon Cecco, da bravo polemizzatore sarcastico qual'era, avrebbe mai cantato nel suo sonetto qualcosa come "S'i' fosse foco, arderei Nonciclopedia"!