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Esattamente tra due mesi, a quest'ora, il suono delle chiarine chiamerà in pista la prima batteria del Palio di Asti 2017. Tante sono però le incognite ancora in piedi in vista dell'appuntamento più importante dell'anno, alcune delle quali pronte a essere risolte nei prossimi giorni.
Tra queste, sicuramente, la nomina del mossiere che, come annunciato durante il Consiglio del Palio dal Sindaco, verrà svelato a stretto giro di posta.
Il tema più importante, quello di cui maggiormente si discute da mesi, però, è quello legato alla "questione purosangue". Il 5 agosto la pubblicazione del nuovo decreto ministeriale metterà la parola fine sulla questione, in un senso o nell'altro. Le sensazioni paiono essere positive, con il lavoro portato avanti dal Dottor Brusa nelle scorse settimane che dovrebbe dare i frutti sperati, permettendoci di continuare a correre con quei cavalli purosangue ritenuti idonei ed adatti a calcare la pista di Piazza Alfieri. Nulla, però, può essere certo fino al giorno x, quello della verità.
Nell'attesa della risposta definitiva i Comitati continuano a lavorare nella preparazione della corsa settembrina, andando alla ricerca della migliore accoppiata. Una giornata, o per meglio dire una serata, importante a tal proposito sarà quella di sabato, quella cioè delle corse di addestramento organizzate dal Collegio dei Rettori. Il progetto del Dottor Brusa prevede infatti che i cavalli scelti per disputare il Palio debbano disputare un numero minimo di corse di preparazione durante l'anno, conditio sino qua non per poter poi correre in Piazza Alfieri a settembre. Quella di sabato diventa così una riunione importantissima, dove, con ogni probabilità, si vedranno in pista tantissime delle accoppiate che si rivedranno poi anche al Palio. Tanti saranno i Comitati che iscriveranno due o più cavalli, così da poterne valutare la condizione e l'affiatamento con il fantino, con l'obiettivo di raccogliere importanti indicazioni per operare poi la miglior scelta.
L'incertezza delle scelte e le poche corse finora disputate rendono difficile indicare, ad oggi, dei favoriti. Poche, infatti, sono le indicazioni raccolte fino a questo momento, se si considera che solamente due sono stati i Palii corsi con i cavalli purosangue. In quello di Legnano ha trionfato Atzeni con lo stesso cavallo con il quale aveva portato Nizza alla vittoria nello scorso settembre, mentre a San Vincenzo, nel Palio della Costa Etrusca la vittoria era andata a Dino Pes.
Guardando invece alla stagione nella sua interezza, molto bene stanno facendo Pusceddu, Mereu, Pes, Mari e Siri, tutti fantini che saranno in Piazza Alfieri a settembre. Non ci saranno invece, a meno di sorprese, Pacini e Chessa, vincitori a Casole d'Elsa e a Bientina negli ultimi due Palii andati in scena. Stesso discorso che vale anche per Jonatan Bartoletti, vincitore del Palio di luglio a Siena ma squalificato e quindi sicuro assente ad Asti.
A proposito di fantini, è bene andare a rivedere il quadro delle monte, ancora non completo in attesa delle ufficialità delle scelte di Nizza e di Montechiaro. Rispetto allo scorso anno sono stati ben undici i fantini riconfermati dai rispettivi Comitati: Zedde (San Lazzaro), Ballesteros (Santa Maria Nuova), Pes (Cattedrale), Gessa (Tanaro), Mereu (Baldichieri), Arri (Moncalvo), Siri (San Damiano), Columbu (Canelli), Murtas (Santa Caterina), Pusceddu (Torretta) e Bruschelli (San Secondo).
Cinque, invece, i cambiamenti già ufficializzati: oltre al "trasferimento" del vincitore dello scorso anno, Atzeni, approdato a Don Bosco, hanno cambiato colori anche Caria (San Martino), Coghe (San Paolo), Sanna (San Pietro) e Chiti (San Silvestro).
Tre saranno i fantini che torneranno in Piazza Alfieri dopo essere stati assenti nel 2016: Calvaccio (Castell'Alfero), Mari (Viatosto) e Farris (San Marzanotto).
Due, infine, come detto, le scelte ancora da ufficializzare: quella di Nizza, che dovrebbe affidarsi al giovane debuttante Cersosimo, e quella di Montechiaro, sulla quale si rincorrono diverse voci.
Questo, al momento, il quadro della situazione in vista del prossimo settembre, con le voci di alcuni cambiamenti di monta che, dopo essere circolate negli scorsi giorni, non hanno, ad oggi, trovato maggiori conferme.
Non resta quindi che attendere i prossimi giorni per scoprire il nome del mossiere, l'esito delle corse d'addestramento, le scelte dei Comitati e il testo del nuovo decreto. Il tutto aspettando quel 17 settembre, lontano ormai solamente due mesi.