Foto tratta da Fondazione Palio Città di Ferrara ETS |
Ancora Francesco Caria. Così si potrebbe intitolare la cronaca del Palio di Ferrara 2024 che, per il terzo anno consecutivo, porta la firma di Tremendo.
Il fantino sardo, che nel 2022 e nel 2023 aveva trionfato con i colori di San Giacomo, ha concesso il tris, portando questa volta in trionfo il Borgo San Giovanni, insieme al cavallo Aiò de Sedini.
La vittoria è arrivata al termine di un Palio combattutissimo, sia nelle fasi della mossa sia durante la corsa.
A spuntarla è stato San Giacomo che, una volta presa la testa, ha difeso la vittoria sin all’ultimo metro di pista, trionfando così per la quinta volta nella propria storia nella corsa dei cavalli del Palio di Ferrara e ritrovando una vittoria che mancava dal 2016.
Francesco Caria, invece, firma la propria quinta vittoria a Ferrara (dove aveva già vinto nel 2011, nel 2018 e negli scorsi due anni) e sette giorni dopo il trionfo a Fucecchio porta a casa il secondo Palio della stagione.
Brilla anche Aiò de Sedini, vincitore ad Asti nel Palio 2022, che qualche settimana dopo aver vinto il Palil Straordinario di Piancastagnaio, conquista anche Ferrara.
Da segnalare come nella serata si siano registrati anche i trionfi di San Giacomo (corsa dei putti), Santa Maria in Vado (corsa delle putte) e San Luca (corsa degli asini).
Di seguito il resoconto della corsa dei cavalli, che ha visto le accoppiate chiamate ai canapi dal mossiere Gennaro Milone nel seguente ordine: San Giorgio (Andrea Sanna su Belfagor), San Luca (Valter Pusceddu su Arraju), Santa Maria in Vado (Stefano Piras su Zeniossu), San Paolo (Adrian Topalli su Diamante Prezioso), San Giovanni (Francesco Caria su Aiò de Sedini), San Giacomo (Alessio Migheli su Zodiaca), Santo Spirito (Sebastiano Murtas su Anda e Bola) e, di rincorsa, San Benedetto (Marco Bitti su Borghesia).
Lunga le fasi della mossa, che si sviluppa com parecchia confusione tra i canapi ed un allineamento che tarda ad arrivare e quasi tutti i cavalli che non mantengono le proprie posizioni, trovandosi spesso girati. Dopo circa un’ora, tra uscite, due abbassamenti precauzionali e due partenze false, oltre ad una serie di ammonizione comminate a San Giorgio, Santa Maria in Vado e San Luca, arriva la mossa valida.
A prendere la testa è San Paolo che viene però subito superata da San Luca che si porta in testa. Ad inseguire San Luca è San Giacomo, con San Paolo che non demorde ma subisce il sorpasso anche da parte di San Giovanni. Mentre nelle retrovie finisce a terra il fantino di Santa Maria in Vado, in testa alla corsa San Giacomo tenta un primo attacco interno a San Luca che si difende con decisione e mantiene la prima posizione.
Pochi metri più tardi San Giacomo torna all’attacco e inizia un duello d’altri tempi con San Luca. Migheli, fantino di San Giacomo, si lancia in un’autentica battaglia fisica con Pusceddu, fantino di San Luca, dapprima portando larga l’accoppiata rosso verde e poi opponendo resistenza utilizzando il proprio cavallo prima e la forza fisica poi, in un duello che vede i due fantini anche aggrapparsi alle briglie dell’avversario.
Ad approfittare del duello in testa è San Giovanni che trovandosi un varco interno compie il doppio sorpasso e prende la prima posizione. Nel giro successivo la trama non cambia e mentre finisce a terra anche San Giorgio, San Giovanni in testa deve guardarsi dal tentativo di rimonta di San Paolo. Per linee esterne proseguono nel duello San Giacomo e San Luca, con il primo che quando vede il secondo cambiare passo lo allarga per non consentirgli di attaccare la prima posizione.
Quando la corsa sembra ormai decisa, ad arrivare fortissimo è San Benedetto che supera San Paolo, approfitta del varco interno lasciato dai duellanti San Giacomo e San Luca e prova a tentare il clamoroso sorpasso su San Giacomo al palo.
L’arrivo, come tutta la corsa, è al cardiopalma ma vede San Giacomo riuscire a difendere la propria prima posizione, conquistando così la vittoria.
Ordine d’arrivo: 1 SAN GIACOMO (Francesco Caria su Aiò de Sedini); 2 San Benedetto (Marco Bitti su Borghesia); 3 San Paolo (Adrian Topalli su Diamante Prezioso); 4 Santo Spirito (Sebastiano Murtas su Anda e Bola); 5 San Giovanni (Alessio Migheli su Zodiaca); 6 San Luca (Valter Pusceddu su Arraju); 7 e 8 cavalli scossi di Santa Maria in Vado (Zeniossu) e San Giorgio (Belfagor)