lunedì 11 ottobre 2021

Lutto nel Palio di Asti. Si è spento Gianni Peracchio ex Rettore della Cattedrale e Maestro del Palio

Un triste lutto ha colpito alcuni giorni fa il Rione Cattedrale e tutto il mondo del Palio astigiano.

Si è spento Gianni Peracchio, borghigiano bianco azzurro, ex Rettore e Maestro del Palio.

Nato ad Asti nel 1935, Peracchio fu Maestro del Palio nell’anno 1978, quando realizzò il Drappo conquistato poi da San Paolo.

Pittore ed illustratore, Peracchio fu una figura di spicco del Rione Cattedrale sin dal 1968, ricoprendo anche la carica di Rettore tra il 1988 ed il 1989. Autore anche di bandiere e gonfaloni del Rione del Duomo, fu proprio Peracchio che da Rettore della Cattedrale affidò le sorti del Palio del 1990 a Gay Preston, amazzone inglese, unica donna finora ad aver corso il Palio di Asti, aggiudicandosi l’acciuga. Dalla sua arte nascono anche il logo del Mercà dij Busiard e la mano con bicchiere, simbolo del Gustadom.

Detto del Palio da lui dipinto nel 1978, si ricordano tra i suoi lavori anche il Paliotto del 1986, oltre a diversi manifesti e cartoline dei principali eventi della città, nonché di tutti gli  annulli speciali figurati del Palio di Asti.

Per volere della famiglia, alla quale porgiamo le nostre più sentite condoglianze, l'annuncio della sua scomparsa è stato dato a funerali avvenuti.

Di seguito il ricordo pubblicato dal Rione Cattedrale.

“Un altro grave lutto ha colpito nei giorni scorsi la nostra famiglia biancoazzurra: ci ha lasciati Gianni Peracchio, borghigiano da sempre, pittore e Rettore del Rione Cattedrale negli anni 1989 e 1990.

Con un misto di coraggio ed anticonformismo, per il Palio del 1990 affidò le sorti della corsa a Gay Preston, amazzone inglese, unica donna finora ad aver corso il Palio di Asti, e si aggiudicò l'acciuga con l'insalata. (foto)

Fine pittore figurativo, Gianni ha messo la sua arte a disposizione del Rione realizzando splendide bandiere e vessilli sia per colorare le piazze e le vie sia per la sfilata.

Suoi sono anche i loghi che ancora oggi caratterizzano le nostre manifestazioni, come la bugia del Mercà dij Busiard e la mano con bicchiere del Gustadom.

Ha collaborato con Giorgio Quirico nella realizzazione di xilografie raffiguranti scorci caratteristici del rione, che ancora oggi si possono trovare in bancarella nella settimana del Palio.

Inoltre è uno dei Maestri del Palio di Asti, avendo dipinto il drappo nel 1978.

Dal 1960 ha fatto parte della Società Promotrice di Belle Arti di Asti e, dal 1973,  ha collaborato con l’Associazione Filatelica Astigiana.

Da quella data, sono opera sua tutti gli annulli speciali figurati del Palio di Asti.

Ha eseguito le illustrazioni per decine di cartoline e buste filateliche: bellissime le serie per il Palio e per molte altre manifestazioni e ricorrenze di Asti e della provincia di Asti.

Ha condiviso la passione per il Palio e l'amore per Asti con l'inseparabile moglie Renata, compianta amica biancoazzurra scomparsa alcuni anni fa: oggi ci consola il pensiero che siano nuovamente, e per sempre, insieme.

Per volere della famiglia, l'annuncio della scomparsa di Gianni è stato dato a funerali avvenuti.”