Foto di Stefano Donà tratta da Facebook |
Dopo alcune settimane di "pausa", e in attesa che le ultime ufficialità vadano a completare il quadro delle monte in vista del Palio del prossimo 2 settembre, tornano quest'oggi le interviste ai Rettori dei Comitati Palio che hanno scelto di cambiare fantino rispetto al Palio del 2017.
Se nelle scorse settimane a rispondere alle nostre domande erano stati Federico Robino (Baldichieri), Mauro Nebbiolo (San Secondo), Barbara Concone (Santa Maria Nuova) e Nicoletta Sozio (Santa Caterina), questa volta è toccato a Giovanni Binello di Viatosto raccontare i perché della scelta fatta e le attese in vista di settembre.
Come fatto con i tuoi colleghi Rettori, anche con te Giovanni partiamo facendo un passo indietro. Settimana del Palio 2017, prima il cavallo Quantu Alese non supera le visite, poi, dopo aver disputato le prove con Ser Bona, Andrea Mari dà forfait. Viatosto corre ai ripari puntando sul giovane Salvo Vicino che però, la domenica del Palio cade dopo pochi metri. Tu, che al tempo non eri ancora Rettore, come hai vissuto quei giorni e cosa credi non abbia funzionato nella preparazione di quel Palio?
"Ho vissuto quei giorni da borghigiano con lo sconforto che si prova quando un Palio va male. La preparazione al Palio è stata buona fino alla settimana prima della corsa perché fino alla scelta dei mezzosangue non avevamo problemi e avevamo formato un'accoppiata forte e di livello. Non siamo stati all'altezza di altri Comitati che avevano preparato un piano B. Ci siamo trovati a dover trovare un cavallo all'ultimo momento e a quel punto il fantino non era sicuro del cavallo scelto. Siamo corsi ai ripari e colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta Salvo che è stato disponibile e si è messo in gioco. Lo abbiamo convocato il venerdì sera e sabato mattina è arrivato qui. È stato un Palio strano e difficile che nessuno vorrebbe mai vivere."
Passano alcune settimane e tu vieni eletto Rettore. Nel mese di dicembre annunci la scelta di puntare ancora su Mari. Come eravate arrivati a quella scelta? Avevi già il sentore che il matrimonio potesse non durare fino a settembre?
"No, se no io e la commissione corsa non avremmo fatto quella scelta. L'anno scorso è stata ottima annata fino alla settimana prima del Palio. Tutti conosciamo il curriculum di Mari e cogliere la possibilità di correre con lui era una chiara volontà del Comitato. Non è andata come volevamo ma abbiamo fatto quanto potevamo fare. Il matrimonio non si è fatto ma non immaginavo sarebbe andata così, se no avrei preso altre decisioni sin da subito."
Alcune settimane dopo l'annuncio Mari vi comunica la scelta di sciogliere il contratto in essere con voi. Tu, neo Rettore, ti trovi in una situazione sicuramente scomoda da gestire. Come hai reagito alla notizia?
"Mari ci ha comunicato la scelta un giovedì ed il venerdì il mio cellulare ha squillato per tutto il giorno. Ho reagito pensando al fatto che per me conta l'obiettivo di tornare a fare un Palio da protagonisti perché ne abbiamo bisogno. Tutte le nostre commissioni rispondono sempre bene, a parte quella che alla fine si ricorda di più. La volontà era quella di tornare subito a cercare un fantino che ci potesse far fare un Palio da protagonisti."
Qual è oggi il tuo rapporto con Mari? E quello con San Secondo?
"Ho parlato sia con Andrea Mari sia con Mauro Nebbiolo. Il Palio è Palio e va bene così. Abbiamo già speso molte parole e credo che la gente sia stufa di sentirne parlare."
Passano pochi giorni e Viatosto si mette alla ricerca di un nuovo fantino, individuato poi in Alessio Migheli. Cosa vi ha colpito di lui e come mai avete scelto di affidarvi a Girolamo?
"Alessio è una persona più o meno della mia età e questo era un aspetto che ricercavo. Abbiamo riscontrato subito la sua disponibilità e la sua professionalità. Non è un fantino debuttante ma ha già fatto e vinto determinati Palii. È quindi una scelta di tutto rispetto. Abbiamo scelto un fantino di livello con suoi cavalli che allena ogni giorno, perché in un anno che spero sia ancora di transizione con i mezzosangue abbiamo voluto affidarci ad un fantino che avesse vicinanza a questi cavalli."
Migheli manca in Piazza Alfieri dal 2015. Quanto è elevata la sua voglia di riscatto anche dopo un’annata non troppo fortunata a livello personale?i
"Le nostre volontà coincidono e penso che Alessio possa far sue le mie parole quando dico che Viatosto vuol fare un Palio da protagonista. Quanto gli è successo è stato traumatico ma si è ripreso molto bene. La scelta è ricaduta su di lui anche perché è un fantino molto motivato."
Gli ultimi Palii non sono certamente stati troppo fortunati per voi e la finale manca dal 2014. È corretto dire che l’obiettivo minimo di Viatosto il prossimo 2 settembre sarà quello del superamento della batteria?
"Spero di non chiamare altra sfortuna rispetto a quanta ne abbiamo già avuta in questi anni. È palese la nostra volontà di andare in finale. I nostri borghiginai hanno bisogno di vedere Viatosto tra quei nove."
Il vostro Borgo rivale, Don Bosco, si presenterà al canapo con un'accoppiata di grande livello. Come si pone Viatosto in questa situazione?
"Questo per noi è un motivo in più di attenzione e di sfida. Don Bosco è molto forte e ha enormi volontà e possibilità di fare bene. Per noi il modo più facile per non far vincere Don Bosco è essere noi stessi a vincere."