mercoledì 17 ottobre 2012

Palio, torna l'idea del Consorzio di Tutela

Palio, torna l'idea del Consorzio di Tutela

Consiglio del Palio dedicato alle problematiche della Festa.


"Il Palio 2012 è andato molto bene - ha detto l'Assessore al Palio Alberto Pasta - è una festa estremamente viva, che sta vivendo un periodo magico, grazie a quello che è stato fatto negli scorsi anni e grazie al lavoro dei comitati. In un contesto di questo tipo, però secondo me, ci sono alcune negatività che devono essere discusse".

"Io credo che il Palio sia una delle cose che ad Asti va molto bene - ha detto il rettore di San Secondo Marco Zappa - io chiedo che in questo piano di rinascita della città, che è stato annunciato nella recente campagna elettorale, il Palio possa avere la sua parte, anchè perchè il Palio è una grande Festa a un costo pari a zero per gli attori che la compongono, cioè i comitati".

SPOSTAMENTO DI DATA DEL PALIO DEGLI SBANDIERATORI

Al primo punto della discussione, il Palio degli sbandieratori:"Le tribune e l'affluenza sono state positivi - ha detto Pasta - ma si rende necessaria una discussione sullo svolgimento della manifestazione in un'altra data. L'allestimento delle tribune, tra l'altro porta a diverse criticità come per esempio lo spostamento del mercatino in in un altra sede".

I TEMPI DELLA CORSA

Il problema principale del Palio, invece, è quello dei tempi della corsa: "C'è chi ha criticato l'estrema dilatazione dei tempi dicendo che il Palio non contempla le esigenze dei turisti e della diretta Rai, mentre altri dicono che il Palio non si fa per le esigenze di una emittente televisiva. Io credo che non sia banale contemperare le due esigenze: ci può essere la possibilità di trovare una soluzione di mediazione che contempli le due esigenze e che non intacchi l'essenza della nostra Festa".

"Io credo che non ci sia bisogno di altre modifiche al regolamento del Palio - ha detto Zappa - ma credo che sia necessario spiegare al mossiere che la questione della tempistica non va solo a discapito dei tempi televisivi ma anche del benessere degli animali. Ma se dobbiamo intervenire, non possiamo intervenire sui tempi della corsa, i tagli devono essere fatti prima".

"Dobbiamo far capire a chi ci fa la diretta televisiva - ha detto la rettrice vincitrice Franca Sattanino - che non viene a farci un favore. Certo la visibilità è importante, ma non dobbiamo essere schiavi di una mossa a tempo. Forse dovremmo concentraci di più su certi soggetti che hanno dato problemi alla mossa, stravolgendo i tempi della Festa".

"Una televisione che fa servizi come quelli fatti al Palio - ha detto Spandonaro, rettore della Torretta - è meglio che stia a casa. Io credo che ci voglia molto peso politico affinchè la Rai possa fare un servizio migliore è più degno della nostra Festa".

"Non credo ci siano tempi morti tra una batteria e l'altra - questa l'opinione di Glberto Berlinghieri - ma secondo me il mossiere deve avere un duplice ruolo: da mossiere e da regista". Ma non bisogna far passare il messaggio della mossa "alla viva il parroco": ricordo che però quest'anno ci sono state 14 partenze false tra batterie e finale; quando si vede in maniera chiara che cavallo e fantino non riesce a stare al canapo, la partenza deve essere buona".

BUSCHI NEL CORTEO

Un altro problema riguarda lo sfilamento del Corteo: "Ho notato - ha detto Pasta - che ci sono dei buchi tra un gruppo e l'altro. Bisogna trovare una soluzione.

"E' un problema che si verifica già da anni - ha detto Diego Musumeci -a causa di due problemi logistici in piazza Alfieri. Quello dell'uscita e entrata della gente nel parterre, e che in piazza Alfieri c'è un unico varco di ingresso sulla pista: quando devono uscire carri o attrezzi, la sfilata giocoforza si interrompe. Nel futuro bisogna vedere cosa si può fare per intervenire. Ma sui tempi della Festa, la sfilata iù veloce di così non può andare. Sotto le due ore è impossibile".

REGISTRAZIONE DEGLI STEMMI E DEL SIMBOLO DEL PALIO

Un altro punto all'ordine del giorno è quello di pensare a una registrazione del nome Palio di Asti, del simbolo del Palio e degli stemmi dei rioni, borghi e comuni.

CONSORZIO DI TUTELA DEL PALIO DI ASTI

Stiamo pensando anche di un Consorzio di Tutela del Palio di Asti: "Io credo che sia una lacuna che vada colmata. In un momento di espansione, io credo che sia necessario dotarsi di una struttura che vada a salvaguardare certi eccessi che possono manifestarsi".

Una cosa è certa: come ha detto lo stesso Assessore al Palio nei prossimi mesi ci sarà un Consiglio del Palio e un Collegio dei Rettori molto impegnato nella ricerca delle soluzioni.