Tratta dal video di Brontolo Dice La Sua |
La Contrada della Selva con il fantino Giovanni Atzeni detto Tittia ed il cavallo Violenta da Clodia ha vinto il Palio della Madonna di Provenzano, disputato nel tardo pomeriggio odierno.
Un Palio dominato dall’abbassamento del canapo sino all’arrivo al bandierino, con Tittia che ha centrato così il proprio decimo successo in Piazza del Campo, il quinto consecutivo che vale un record assoluto in quanto nessuno sino ad oggi era mai riuscito nell’impresa.
Firma il bis Violenta da Clodia che nello scorso agosto aveva vinto per i colori del Leocorno.
Torna alla vittoria la Selva, il cui ultimo successo era datato 16 agosto 2019, sempre con Tittia che aveva trionfato per la Selva anche nell’agosto del 2015.
All’ordine del Mossiere Bartolo Ambrosione, le Contrade sono state chiamate all’interno dei canapi nel seguente ordine: Onda (Carlo Sanna su Viso d’Angelo), Torre (Giuseppe Zedde su Zio Frac), Selva (Giovanni Atzeni su Violenta da Clodia), Istrice (Federico Arri su Reo Confesso), Drago (Andrea Coghe su Ungaros), Tartuca (Sebastiano Murtas su Una Per Tutti), Aquila (Stefano Piras su Veranu), Nicchio (Elias Mannucci su Astoriux), Giraffa (Federico Guglielmi su Abbasantesa) e, di rincorsa, Chiocciola (Jonatan Bartoletti su Anda e Bola).
Dopo la prima consueta uscita dai canapi, la mossa fatica a maturare con le nove Contrade al canapo che spesso trovano l’allineamento nonostante qualche momento di tensione tra Onda e Torre, ma con la Chiocciola che non entra, per non consentire una buona partenza all’avversaria Tartuca. Dopo ulteriori tre uscite dai canapi e nessuna partenza falsa, la Chiocciola entra e arriva il via.
Ad uscire con il muso davanti sono Drago e Selva ma è la Selva a prendere la testa davanti alla Torre, alla Giraffa, all’Onda e al Drago. Al primo San Martino finisce a terra l’Istrice, mentre la Selva prova subito ad allungare sulla Torre. Al primo Casato anche Giraffa e Chiocciola finiscono a terra. Nel secondo giro la Selva continua a mantenere la testa e nonostante le ottime traiettorie della Torre, portare l’attacco risulta impossibile. Al secondo San Martino anche l’Onda finisce a terra. La Carriera resta così una questione a due tra Selva e Torre ma la Selva si invola fino al trionfo, conquistato al termine di un autentico dominio.
All’arrivo al bandierino lo scoppio del mortaretto segna la vittoria della Selva con Tittia e Violenta da Clodia a scrivere così un’altra pagina di storia.