lunedì 23 ottobre 2023

Stella si presenta: “A Don Bosco un obiettivo comune: crescere ed eccellere in ogni settore del Palio”

Ad oggi unico tra i Rettori freschi di elezione ad essere chiamato a ricoprire per la prima volta il nuovo ruolo, Massimiliano Stella, nuovo Rettore del Borgo Don Bosco, ci ha raccontato le sue prime emozioni, i programmi e la sua visione del Palio nel corso di un’intervista che proponiamo di seguito.

Massimiliano Stella, nuovo Rettore del Borgo Don Bosco, per la prima volta chiamato a ricoprire il prestigioso incarico. Raccontaci di te e del tuo percorso fino al Rettorato del Borgo Don Bosco.

“Io sono nato e cresciuto nei confini del Borgo ed arrivo da quella generazione del Don Bosco che, vivendo in sinergia con l’oratorio che era l’epicentro della vita sociale del Borgo, ha iniziato così a vivere la sede. Non era necessaria una partecipazione attiva ma era tutto un insieme, si seguiva dalla squadra di calcio al Palio. Sono poi entrato attivamente nel 2007 nel mondo del Palio tramite il gruppo musici e sbandieratori e così, anche se in tarda età, ho preso in mano la bandiera. Da lì a pochi anni sono diventato uno dei responsabili del gruppo. Nel 2016, poi, sono entrato a fare del Direttivo, con il ruolo di vicerettore ricoperto dal 2018.”

Quello dei Rettori provenienti dai gruppi sbandieratori sta diventando un gruppo sempre più folto. Che consiglio o che messaggio ti piacerebbe dare a chi si avvicina oggi al mondo del Palio partendo dal proprio gruppo sbandieratori?

“L’indotto dai gruppi sbandieratori è sicuramente uno dei più concreti per tutti i Comitati. Siamo di fronte ad un movimento che si è evoluto molto negli ultimi anni. Sta crescendo il numero di gruppi partecipanti al Paliotto, il livello dei partecipanti e la competenza tecnica. Sicuramente è una delle sfaccettature che ha più rilevanza in questo periodo storico. È chiaro che il Palio sia la corsa ma attorno a questa ad Asti stanno crescendo sempre più le tante importantissime manifestazioni collaterali, dalla sfilata alla bancarella, dalle cucine sempre più importanti ai gruppi sbandieratori che permettono anche di far avvicinare tanti giovani. Quello che voglio  dire a chi entra a far parte di questo mondo è di fare un percorso di divertimento e di affezione ai colori e, poi, se un giorno vorrà, sarà tempo di entrare a far parte dei Comitati, tenendo presente che da lì si vede la manifestazione a 360 gradi e, pertanto, tutto va fatto alla giusta età.”

Succedi a Marco Scassa che ha retto per diversi anni le sorti del Borgo, portandolo ai massimi livelli sia in termini numerici sia a livello di competitività in Piazza e negli eventi collaterali. In questi primi giorni da Rettore quanto stai sentendo il peso delle responsabilità e quali traguardi ti sei prefissato di voler raggiungere?

“Il peso c’è e non lo nascondo perché sarebbe sintomo di incoscienza in un Comitato che ha subito una crescita esponenziale sotto la guida di Marco come Rettore e di molti elementi del Borgo che hanno contribuito a questa crescita. Questa crescita è avvenuta anche grazie al gruppo sbandieratori e musici, alla commissione sfilata che ha dovuto ereditare e saper portare avanti il lavoro di Maddalena Spessa. Quindi posso dire di affrontare il nuovo ruolo senza paura perché so di essere circondato da un gruppo di persone che hanno un obiettivo comune: quello di continuare a crescere e eccellere in ogni settore del Palio di Asti.”

Da chi sarai affiancato nel tuo mandato e, dopo i difficili giorni successivi alle elezioni dello scorso anno, che clima si respira oggi a Don Bosco?

“Il mio mandato nasce come un prosieguo, senza rotture, rispetto al passato. Avrò accanto i vice Rettori Daniele Guercio e Stefano Lotta che erano già primo consigliere e segretario. È cambiato il Tesoriere, con Gerardo Malpede che ha deciso di passare l’incarico che è stato affidato a Federico Cantarella. Lo stesso Marco Scassa è rimasto all’interno del Direttivo a testimonianza di come ci sia stato un cambio di ruoli ma nel segno della continuità. Il prossimo giovedì avremo la definizione dei responsabili delle commissioni. Relativamente allo scorso anno mi sento di dire che le differenze di idee, in un gruppo che è cresciuto così tanto, sono fisiologhe ma ciò non sta a significare che manchino gli intenti comuni. L’ultimo anno è stato un anno di grande compartecipazione e condivisione da parte dei borghigiani, che ha portato alla consapevolezza di come l’obiettivo debba essere ancora più comune e che questo sia raggiungibile solo con la condivisione. A riprova di ciò le elezioni si sono svolte in un clima estremamente sereno e partecipato.”

Quali saranno i tuoi primi passi da Rettore e quindi i prossimi eventi in calendario del Borgo?

“Stiamo ragionando in questi giorni sulla festa che faremo in occasione di Halloween quando punteremo su una manifestazione per i bambini con un giro per il Borgo ed un successivo ritrovo in sede per i festeggiamenti serali. Entro fine ottobre sarà organizzata anche un serata dalla commissione cucina. E poi nei prossimi mesi, naturalmente, celebreremo il Palio dell’Amicizia in ricordo di Maddalena Spessa. Poi sarà tempo della cena di Natale con la premiazione del borghigiano dell’anno.”

Per parecchi anni Don Bosco si è presentato al canapo con Giovanni Atzeni e con ambizioni di vittoria. Lo scorso anno, a seguito del suo infortunio, avete puntato su Putzu, la cui corsa di fatto è terminata alla partenza. Quel momento rappresenterà un punto di rottura e di nuove scelte o il primo fantino con cui parlerete sarà nuovamente Tittia?

“Il primo fantino con cui si è già andati a parlare è Giovanni. Con lui il rapporto è consolidato ed è di piena fiducia. Abbiamo già fatto un primo colloquio in presenza nei giorni scorsi ed abbiamo solo momentaneamente congelato il discorso in attesa della definizione della commissione. Quello dello scorso settembre è stato un Palio anomalo per tanti e così è stato anche per noi, con l’infortunio di Giovanni che ci ha costretto a ridefinire la nostra monta. Lasciato alle spalle il Palio 2023, stiamo discutendo con la massima onestà con lui per capire quale sia il percorso migliore che possa portare ai borghigiani quello che aspettano da 27 anni.”

Nel corso dell’ultimo Consiglio del Palio, il sindaco Rasero ha chiesto a tutti i Borghi, Rioni e Comuni di indicare tre punti modificabili del Palio e altrettanti punti fermi. Se Massimiliano Stella dovesse indicare un punto modificabile ed uno intoccabile, cosa indicherebbe?

“Un punto modificabile è sicuramente la pista di addestramento. Nel 2023 non abbiamo potuto svolgere le prove richieste dal protocollo e, avendo noi una pista unica nel circuito della provincia, credo sia fondamentale, per poter capire le qualità di un cavallo, di un fantino e dell’accoppiata, poterli veder muovere su una pista con caratteristiche analoghe a quella del Palio. Questo è un punto prioritario.

Per quanto riguarda il punto fermo direi l’attenzione alla visibilità del nostro Palio che, seppur debba ancora aumentare, ho notato in questi anni essere in grande crescita. Allo stesso tempo ritengo un punto fermo anche la nuova data che ha portato ai ragazzi la possibilità di partecipare ad attività, visite in scuderia, incontri con il fantino, nonché alle prove ed alle cene della settimana.”

Di seguito la locandina dell’evento organizzato dal Borgo gialloblu per Halloween.