Foto La Voce di Asti |
Il Borgo Santa Maria Nuova, con il fantino astigiano Federico Arri ed il cavallo Ambra da Clodia ha vinto il Palio di Asti 2023.
Al termine di una finale thriller, che ha lasciato per lunghissimi minuti tutti con il fiato sospeso a seguito della brutta caduta che ha visto coinvolto il fantino di Nizza Antonio Siri (le cui condizioni dopo la grande apprensione in pista non destano preoccupazione), Santa Maria Nuova si è imposta riuscendo a resistere al tentativo di rimonta di San Damiano.
La Signora del Palio torna così a conquistare il Drappo dopo un’attesa durata 14 anni, per quello che è il sesto trionfo rosa azzurro dopo la ripresa.
Torna a trionfare ad Asti Federico Arri che dopo la vittoria conquistata nel 2018 per Moncalvo, ottiene il bis nel Palio della sua città.
Primo trionfo astigiano, invece, per la cavalla Ambra da Clodia, baio oscuro di 8 anni, che dopo la finale raggiunta lo scorso anno arriva alla vittoria.
Di seguito il resoconto delle tre batterie e della finale.
I BATTERIA
Don Bosco (Michel Putzu su Borreale)
Castell’Alfero (Alessio Migheli su Arsenicolupen)
Torretta (Silvano Mulas su Bonmarchè)
San Damiano (Stefano Piras su Zeniossu)
San Lazzaro (Giuseppe Zedde su Aiò de Sedini)
San Pietro (Marco Bitti su Zenia Zoe)
Moncalvo (Antonio Mula su Blu Star)
Dopo una prima mossa falsa, a prendere la testa all’abbassamento del canapo è San Lazzaro, che precede San Pietro e Moncalvo, mentre resta indietro alla mossa Don Bosco. I primi due controllano agevolmente la batteria, mentre dalle retrovie San Damiano risale e riesce a portarsi all’attacco su Moncalvo. San Damiano riesce a compiere il sorpasso e nonostante il tentativo di Moncalvo di rispondere all’attacco la situazione non varia più ed anzi San Damiano nei metri finali riesce anche a prendersi la prima posizione, vincendo la batteria e guadagnando l’accesso alla finale con San Lazzaro e San Pietro.
Ordine d’arrivo: 1 San Damiano (Stefano Piras su Zeniossu); 2 San Lazzaro (Giuseppe Zedde su Aiò de Sedini); 3 San Pietro (Marco Bitti su Zenia Zoe); 4 Moncalvo (Antonio Mula su Blue Star); 5 Torretta (Silvano Mulas su Bonmarchè); 6 Castell’Alfero (Alessio Migheli su Arsenicolupen); 7 Don Bosco (Michel Putzu su Borreale)
II BATTERIA
San Secondo (Valter Pusceddu su Arraju)
San Martino San Rocco (Gavino Sanna su Corallo Sardo)
San Silvestro (Giosuè Carboni su Tale e Quale)
San Paolo (Andrea Coghe su Zio Fester)
Viatosto (Jonatan Bartoletti su Circe da Clodia)
Nizza Monferrato (Antonio Siri su Bramosu de Campeda)
Santa Caterina (Adrian Topalli su Carilbom)
Anche nella seconda batteria, la mossa valida è la seconda che vede uscire in testa Santa Caterina davanti a San Secondo, Nizza e Viatosto. Con Santa Caterina che controlla in testa la batteria, le emozioni arrivano tutte dagli inseguitori. Alla curva finale del primo giro Nizza porta largo San Secondo e San Paolo per linee interne riesce a superare lo stesso Nizza e Viatosto. Con San Secondo che riesce a mantenere la seconda posizione, Viatosto che perde terreno e San Silvestro e San Martino che non entrano mai in lotta per le prime posizioni, a giocarsi il terzo posto della batteria sono San Paolo e Nizza, con quest’ultima che nel giro finale supera San Paolo, aggiudicandosi il terzo posto che vale la finale insieme a Santa Caterina e San Secondo.
Ordine d’arrivo: 1 Santa Caterina (Adrian Topalli su Carilbom); 2 San Secondo (Valter Pusceddu su Arraju); 3 Nizza Monferrato (Antonio Siri su Bramosu de Campeda); 4 San Paolo (Andrea Coghe su Zio Fester); 5 San Silvestro (Giosuè Carboni su Tale e Quale); 6 San Martino San Rocco (Gavino Sanna su Corallo Sardo); 7 Viatosto (Jonatan Bartoletti su Circe da Clodia)
III BATTERIA
Tanaro (Federico Guglielmi su Cecco Mi Tocca)
Baldichieri (Mattia Chiavassa su Banzay)
Cattedrale (Dino Pes su Zia Zelinda)
San Marzanotto (Sandro Gessa su Benito)
Santa Maria Nuova (Federico Arri su Ambra da Clodia)
Canelli (Massimo Columbu su Superchioma)
Anche la terza batteria parte dopo una sola mossa invalidata. Al via escono bene Tanaro e Baldichieri e Santa Maria Nuova, con quest’ultima che passa subito Baldichieri e si porta in seconda posizione. Con Tanaro saldamente al comando e Santa Maria Nuova a controllare la seconda posizione e con San Marzanotto e Canelli distanti dai primi, a darsi battaglia per il terzo posto sono Baldichieri e Cattedrale, che a più riprese tenta l’attacco. Baldichieri, però, si difende sempre forte delle traiettorie più interne e riesce così a guadagnare l’accesso alla finale con Tanaro e Santa Maria Nuova.
Ordine d’arrivo: 1 Tanaro (Federico Guglielmi su Cecco Mi Tocca); 2 Santa Maria Nuova (Federico Arri su Ambra da Clodia); 3 Baldichieri (Mattia Chiavassa su Banzay); 4 Cattedrale (Dino Pes su Zia Zelinda); 5 San Marzanotto (Sandro Gessa su Benito); 6 Canelli (Massimo Columbu su Superchioma)
FINALE
Baldichieri (Mattia Chiavassa su Banzay)
Tanaro (Federico Guglielmi su Cecco Mi Tocca)
San Pietro (Marco Bitti su Zenia Zoe)
San Secondo (Valter Pusceddu su Arraju)
Nizza Monferrato (Antonio Siri su Bramosu de Campeda)
San Lazzaro (Giuseppe Zedde su Aiò de Sedini)
Santa Maria Nuova (Federico Arri su Ambra da Clodia)
San Damiano (Stefano Piras su Zeniossu)
Santa Caterina (Adrian Topalli su Carilbom)
Anche per la finale la prima mossa viene invalidata dal Mossiere che, però, nonostante le difficoltà a trovare il giusto allineamento riesce a dare la mossa della finale al secondo tentativo di allineamento. A partire in testa è Santa Maria Nuova, affiancata da San Lazzaro e Santa Caterina. Alla prima curva è Santa Maria Nuova a girare in testa, con Santa Caterina che, nonostante la traiettoria più esterna, riesce a precedere San Lazzaro, che gira terzo. Santa Caterina già nel primo giro tenta di trovare il varco per poter attaccare Santa Maria Nuova che si difende. Il tema non varia nel secondo giro che si conclude con la bruttissima caduta che vede coinvolta Nizza, il cui fantino ha la peggio, e Baldichieri. Nel giro finale anche San Damiano, dopo aver superato Tanaro e San Lazzaro nel giro precedente, tenta il tutto per tutto e dopo aver superato all’ultima curva Santa Caterina prova l’attacco anche su Santa Maria Nuova che, però, non lascia la prima posizione e arriva per prima al traguardo, conquistando il Palio.
Ordine d’arrivo: 1 SANTA MARIA NUOVA (Federico Arri su Ambra da Clodia); 2 San Damiano (Stefano Piras su Zeniossu); 3 Santa Caterina (Adrian Topalli su Carilbom); 4 San Secondo (Valter Pusceddu su Arraju); 5 Tanaro (Federico Guglielmi su Cecco Mi Tocca); 6 San Pietro (Marco Bitti su Zenia Zoe); 7 San Lazzaro (Giuseppe Zedde su Aiò de Sedini); 8 Baldichieri (Mattia Chiavassa su Banzay - scosso); 9 Nizza Monferrato (Antonio Siri su Bramosu de Campeda - scosso)