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Un lungo discorso, ricco di spunti, del Sindaco Maurizio Rasero. Alcune, interessanti, repliche. Le parole del Presidente della Commissione Tecnica Andrea Marchisio e del Presidente della Commissione Veterinaria Fulvio Brusa. Il saluto, pungente ed applaudito, del Capitano del Palio Michele Gandolfo. Il tutto, con la location del Teatro Alfieri a fare da sfondo, di fronte ad una folta platea di pubblico, con indosso i colori dei Borghi, Rioni e Comuni del Palio, nonché dei Sindaci dei sette Comuni.
Così si è svolto il primo Consiglio del Palio successivo all’edizione 2022, divenuto ben presto il primo in vista dell’edizione 2023.
Il Sindaco Rasero, infatti, dopo aver rivolto i complimenti al Borgo San Lazzaro, ha iniziato il suo intervento durante il quale, nel tracciare il bilancio sul Palio 2022, ha segnalato tutti gli aspetti sui quali sarà necessario lavorare nelle prossime settimane nell’ottica di una, possibile, profonda riforma del nostro Palio.
Nessun diktat imposto dall’alto, né un progetto già scritto da sottoporre al giudizio del mondo del Palio. Bensì tanti spunti di riflessione su diversi argomenti che, nel pensiero del Sindaco, dovranno diventare le basi sulle quali costruire i discorsi delle prossime settimane.
In primis l’Ente Palio che dovrà necessariamente vedere la luce, con il mondo del Palio chiamato a interrogarsi sulla volontà di formare un proprio Ente o di entrare a far parte di un unico Ente chiamato a gestire anche altre manifestazioni, quali ad esempio il Festival delle Sagre.
Tanti, come detto, gli argomenti trattati. A partire dalla Piazza. Il Sindaco, infatti, ha raccontato come per poter disputare l’edizione 2022 della Festa si sia trovato costretto ad assumersi la responsabilità sugli accadimenti a seguito delle verifiche negative effettuate dall’incaricato del Ministero delle Politiche Agricole. Un parere negativo che ha avuto la possibilità di una via d’uscita con la responsabilità assunta dal Sindaco il quale, però, non ha nascosto il timore sul fatto che in futuro anche questo atto potrebbe non essere sufficiente. Da qui l’interrogativo: il Palio continuerà ad essere disputato in Piazza Alfieri o sarà utile valutare lo spostamento in Piazza del Palio? In quest’ultimo caso due sarebbero le ipotesi di pista: il ritorno del tracciato ovale o la riproposizione del triangolo di Piazza Alfieri, traslocato in Piazza del Palio.
Tanti i discorsi collegati a questa possibile scelta, dalla possibilità di una maggiore e migliore visibilità dalle tribune, ai cavalli da utilizzare per disputare il Palio. Su quest’ultimo tema il Sindaco ha interrogato i presenti circa la volontà (o la non volontà) di tentare di far tornare i cavalli purosangue protagonisti del nostro Palio o, al contrario, sul proseguire con i mezzosangue, con il Primo Cittadino che ha evidenziato come in tal caso la scelta degli stessi potrebbe essere sottoposta ad alcuni paletti utili a ricostruire una tradizione astigiana.
E poi il discorso pista d’addestramento che, qualora il tracciato dovesse rimanere triangolare, dovrà sorgere nel terreno già individuato con la stessa forma, così da essere davvero utile e fruibile come pista d’addestramento in vista della corsa settembrina.
Altro tema proposto da Rasero è stato quello relativo alle tempistiche della Festa, giudicate dal Sindaco come troppo lunghe. E se il Presidente della Commissione Tecnica Marchisio, dopo aver ringraziato i componenti del suo gruppo di lavoro ed i volontari per il lavoro svolto nel difficile venerdì pre Palio, ha sottolineato come non sia possibile accorciare ulteriormente i tempi tecnici, il Sindaco ha invitato a riflettere su un eventuale spostamento del Corteo Storico o sullo studio di un altro format per la giornata.
Importanti, infine, le parole del Sindaco circa le considerazioni scambiate in occasione del Palio con il Ministro Garavaglia, con il quale ha condiviso l’idea di un circuito unico che regolamenti con leggi uguali per tutti i Palii italiani.
Ascoltate le repliche di alcuni Rettori e di alcuni dei presenti, sono poi intervenuti il già citato Andrea Marchisio ed il Dottor Fulvio Brusa che non ha chiuso la porta all’ipotesi del ritorno dei purosangue.
Particolare rilievo va dato all’intervento del Capitano del Palio Michele Gandolfo che, nel congedarsi dal ruolo ricoperto negli ultimi sette anni, non ha nascosto il difficile rapporto avuto con l’Amministrazione che, secondo le sue parole, non ha concesso al Capitano la possibilità di avere al fianco la squadra voluta. Il Capitano si è così augurato che chi subentrerà a lui sia una figura che, voluta dall’Amministrazione, possa far crescere il Palio e possa avere il potere decisionale spettante al ruolo ricoperto. A tal proposito il Capitano ha annunciato di non aver ancora ricevuto le immagini del Palio e come una volta ricevuti, nell’arco dei 30 giorni previsti dal Regolamento, li visionerà e valuterà la sussistenza di eventuali comportamenti o atti sanzionabili.
La serata di ieri ha così tracciato la prima linea di un progetto che si preannuncia lungo e complesso. Il Sindaco ha, infatti, suggerito anche la possibilità di convocare gli Stati Generali del Palio, così da lavorare d’insieme ai progetti. Le prossime settimane saranno quindi decisive per capire le modalità operative e per i prossimi passaggi che porteranno alla costruzione del Palio 2023 e di quelli futuri.