VERSO IL PALIO 2023 - RIONE SANTA CATERINA

Il nome del Rione deriva dalla pregevole chiesa parrocchiale (sec. XVIII) dedicata a Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto. Adiacente alla chiesa si ammira la Torre rossa o di San Secondo in laterizi e arenaria, che nella parte inferiore conserva la struttura di porta palatina di epoca romana (I secolo d.C.), sopraelevata poi in età medievale (XI secolo). Il primo Palio e’ stato vinto nel 1970. Ha poi nuovamente vinto nel 2003 e nel 2014.

COLORI: rosso e celeste

RETTORE: Nicoletta Sozio

VITTORIE: 3

1970 - Sergio Ruiu "Il Professore" su Amedeo - Rettore: Giuseppe Nosenzo

2003 - Giovanni Atzeni "Tittia" su Ergo Song - Rettore: Nicoletta Sozio

2014 - Andrea Mari "Brio" su 958 - Rettore: Nicoletta Sozio

TEMA DELLA SFILATA: "Un’opera d’arte: i cieli arcaici"

Secondo Giovanni Ferrero, già professore di Storia del Pensiero Scientifico ed esperto di “cieli arcaici”, “nella nostra epoca la separazione tra la comunicazione dell’arte e quella del sapere scientifico appare ovvia e a nessun artista d’oggi verrebbe in mente di produrre un’opera d’arte per comunicare qualcosa che appartiene al sapere della scienza”. Osservando i capitelli interni della Chiesa di San Secondo di Cortazzone d’Asti, lo stesso professor Ferrero ha ricostruito la volta celeste così come poteva essere osservata in passato nell’Astigiano e ha interpretato le figure presenti all’interno della chiesa attraverso l’uso di codici particolari, la cui comprensione, un tempo di uso comune, è andata perduta, come la registrazione di un evento astronomico peculiare e coinvolgente ancora oggi: l’eclissi. L’autore ignoto delle sculture della chiesa di San Secondo, appartenente per un certo periodo al priorato Benedettino della Torre Rossa, utilizzò la volta celeste e le sue costellazioni per descrivere le varie fasi dell’eclissi verosimilmente avvenuta il 26 gennaio del 1153: la costellazione del Drago che indica l’eclissi, il pianeta Marte, la costellazione di Cefeo, il Sole la Luna, la costellazione del Bootes con la stella Arturo ed ancora le costellazioni della Balena, di Cassiopea, di Pegaso, del Toro e dei Due Pesci, Andromeda e l’Orsa Minore con la Stella Polare.

TEMA DEL CORTEO STORICO DEI BAMBINI: "Fleur de lys, purezza e regalità"

Il giglio, fleur de lys, è tra le figure araldiche più popolari, diventando, nel Medioevo, il simbolo della purezza e della regalità. Usato come ornamento sui sigilli e sui blasoni di numerose famiglie di alto lignaggio in tutta Europa, il giglio, assume, in base al colore con cui viene raffigurato, molteplici significati. Azzurro rappresenta il cielo incorruttibile e il distacco dai beni materiali, l’ascensione dell’anima verso il Paradiso; dorato rappresenta la fede; mentre rosso, racconta di amore, forza e nobiltà. Il giglio d’argento, uno dei simboli del Rione Santa Caterina del Palio di Asti, narra di equità e giustizia, purezza e verità.

FANTINO: Adrian Topalli - Palii corsi: 2; Finali disputate: 1; Palii vinti: 0

LA SETTIMANA: