VERSO IL PALIO 2023 - RIONE SAN SECONDO

Il Rione San Secondo, comunemente  detto “del Santo” porta il nome del Santo Patrono. Situato nel cuore della città, comprende, tra l’altro, Piazza Alfieri, sede della corsa. La Collegiata di San Secondo (risalente, nelle forme riconducibili a quelle attuali, al sec. XIII) ha sede nel rione, e conserva, nella cripta, una preziosa urna d’argento che custodisce le spoglie mortali del Santo nel cui nome si corre il Palio. Su piazza San Secondo si affacciano i più importanti palazzi della Città: Palazzo Civico di gusto settecentesco su preesistenze medievali,  Palazzo degli Antichi tribunali in cui si amministrava la giustizia, e Palazzo del Podestà.

COLORI: bianco e rosso

RETTORE: Gianluca Assandri

VITTORIE: 3

1982 - Mario Beccaris "Lo Scarus" su Gamble on gold "Argento"-  Rettore: Gino Bonino

2000 (Palio Straordinario) - Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Thera "Luna Rossa" - Rettore: Maurizio Bertolino

2007 - Giovanni Atzeni "Tittia" su Impera - Rettore: Marco Zappa

TEMA DELLA SFILATA: "Lo zodiaco e il ciclo delle stagioni"

Da sempre l’uomo ha subito il fascino della volta celeste. La Chiesa, nel tentativo di evitare che il popolo adorasse gli astri e credesse ciecamente nei loro vaticini, diede a questi una nuova interpretazione, abbinandoli alle raffi gurazioni dei mesi, ai mestieri legati alle colture agricole del territorio e alle stagioni che trascorrono e che ritornano ciclicamente. Tali raffi gurazioni avevano un intento didattico: i fedeli potevano trarne insegnamenti pratici ed anche morali. Ritroviamo questa simbologia anche in territorio astigiano nelle sculture dei capitelli di alcune chiese rurali e nelle figure delle cornici e delle formelle che abbellivano ed impreziosivano le facciate di nobili dimore a dimostrazione della ricchezza e della potenza dei proprietari. Il Rione del Santo rievoca in corteo i dodici segni dello zodiaco ed il ciclo delle stagioni e delle colture ad esse correlate, preceduti dalle immagini del tempo, del sole, della luna e delle stelle, che, ancora oggi nel terzo millennio, scandiscono il lavoro agricolo e le vicende umane della vita terrena.

TEMA DEL CORTEO STORICO DEI BAMBINI: "L’evoluzione della scuola nel Medioevo: le basi dell’alfabetizzazione"

Nell’Alto Medioevo il sapere era prevalentemente patrimonio del clero; i laici normalmente non sapevano leggere e scrivere. Con la rinascita dei commerci e delle città, tra XIII e XIV secolo, anche la scuola si adattò alle necessità delle nuove classi sociali (mercanti, ma anche notai e giuristi). L’insegnamento fu pertanto indirizzato anche ad impartire saperi pratici: leggere, scrivere e far di conto. L’istruzione di base divenne così maggiormente accessibile alle fasce sociali prima escluse. La scuola era così concepita probabilmente anche ad Asti, secondo un orientamento coerente con il progressivo formarsi di una società urbana di laici alfabetizzati entro la quale per l’appunto mercanti, giuristi e notai avevano necessità di essere a contatto per le loro attività di respiro locale e internazionale con interlocutori ugualmente alfabetizzati.

FANTINO: Valter Pusceddu "Bighino" - Palii corsi: 22; Finali disputate: 11; Palii vinti: 1 (2015 - San Paolo)

LA SETTIMANA: