VERSO IL PALIO 2024 - COMUNE DI BALDICHIERI

 

Baldichieri, centro agricolo di antica tradizione situato sulla strada Romana a 10 km a ovest di Asti, è già menzionato in un manoscritto del 1041 (diploma  dell’Imperatore Enrico III) con il nome di Mons Baldecherii”. Il castello medievale che anticamente sorgeva sulla sommità del colle è stato danneggiato a più riprese, in più eventi bellici, sino alla sua completa distruzione nel settecento, durante la guerra di secessione spagnola. Pregevole la parrocchiale dedicata a San Secondo Martire dal cui sagrato si gode un singolare panorama delle colline circostanti.

COLORI: argento, azzurro e oro

RETTORE: Sara Giaretti

VITTORIE: 1

2019 - Mattia Chiavassa su Farfadet du Pecos - Rettore: Federico Robino

TEMA DELLA SFILATA: "Monachesimo nel Medioevo: vita spirituale, lavoro manuale e lotta contro il male secondo la regola di San Benedetto"

Il Comune di Baldichieri mette in scena momenti di quotidianità e pratiche in uso nelle comunità monastiche in epoca medievale sotto la nota regola del «ora et labora» dell’Ordine di San Benedetto. I monasteri, veri e propri centri di produzione, garantivano la sussistenza dei monaci, ma anche di bisognosi e viandanti. Nella regola benedettina rientravano i lavori più nobili, tra cui quello degli amanuensi e dei copisti. Elemento di culto è la crocemedaglia di San Benedetto. Su di essa il Santo è al centro, accanto una coppa rotta e una croce nella mano destra. La coppa, avvelenata da alcuni monaci ribelli, si ruppe quando il Santo tracciò il segno della croce su di essa. Il corvo, sul piedistallo a sinistra, rimanda ad un secondo tentativo di avvelenamento quando un sacerdote inviò al Santo del pane avvelenato. La sorella di San Benedetto fondò il primo monastero femminile seguendo la Regola benedettina. In sintesi, il monachesimo nel Medioevo non era esclusivamente un’esperienza spirituale ma ispirava anche pratiche di apprendimento, conservazione culturale, lavoro manuale e assistenza sociale, che hanno lasciato un’impronta significativa sulla storia dell’Europa medievale.

TEMA DEL CORTEO STORICO DEI BAMBINI: "La favola e il suo ruolo nel contesto sociale, morale e religioso nel Medioevo."

Nel Medioevo le favole definite esopiche trovarono una larga diffusione. La più popolare raccolta era in prosa ed era intitolata Romulus. Fedro, autore delle prime favole nella letteratura romana, non fu apprezzato dai contemporanei ma proprio durante il medioevo troveranno successo i suoi scritti, benché il nome dell’autore non fosse noto. Diverse sue opere, che con il loro risvolto morale comunicavano attraverso un linguaggio semplice e diretto i valori delle nuove realtà sociali, furono riscritte e rielaborate da diversi autori tra il ’200 e il ’400. Questo genere si integrò perfettamente nella cultura del tempo, grazie all’interpretazione allegorica che riscattava la favola nella volontà di comunicare una verità anche di carattere religioso. Furono diversi i predicatori di ogni ordine religioso che inserirono proprio la favola nei loro sermoni, grazie al carattere didattico-morale e all’adattabilità a contesti e discorsi differenti. Nelle favole si usava rappresentare il mondo umano attraverso la mediazione di animali, come il leone, la volpe, il lupo e l’agnello, che assumevano il ruolo di “maschera”, donando a chi scriveva la libertà di esprimere il proprio pensiero contro le ingiustizie e le malvagità dei potenti senza temere di essere perseguiti per tali prese di posizione. Questi racconti delineavano vizi, debolezze e virtù umane, proponendo una connotazione non necessariamente positiva o negativa, ma spesso ambivalente e ambigua.

FANTINO: Mattia Chiavassa "Tambani" - Palii corsi: 5; Finali disputate: 3; Palii vinti: 1 (2019 - Baldichieri)

LA SETTIMANA: