VERSO IL PALIO 2023 - COMUNE DI BALDICHIERI

 

Baldichieri, centro agricolo di antica tradizione situato sulla strada Romana a 10 km a ovest di Asti, è già menzionato in un manoscritto del 1041 (diploma  dell’Imperatore Enrico III) con il nome di Mons Baldecherii”. Il castello medievale che anticamente sorgeva sulla sommità del colle è stato danneggiato a più riprese, in più eventi bellici, sino alla sua completa distruzione nel settecento, durante la guerra di secessione spagnola. Pregevole la parrocchiale dedicata a San Secondo Martire dal cui sagrato si gode un singolare panorama delle colline circostanti.

COLORI: argento, azzurro e oro

RETTORE: Sara Giaretti

VITTORIE: 1

2019 - Mattia Chiavassa su Farfadet du Pecos - Rettore: Federico Robino

TEMA DELLA SFILATA: "La giustizia nel Medioevo: i terribili castighi di una legge crudele e per nulla equa"

Il corteo storico del Comune di Baldichieri rappresenta lo squilibrio tra la gravità del crimine e la durezza delle pene nel Medioevo. Si trattava soprattutto di punizioni corporali: frustate, marchi infamanti, mutilazioni e, naturalmente, la morte, inflitta con ogni tipo di supplizio…. Le punizioni dovevano servire di lezione al delinquente, ma erano anche un avvertimento per il resto della popolazione, per mostrare a tutti che cosa comportava attentare all’ordine stabilito. Punitiva e privatistica, la pena si fondava sulla categoria etico-giuridica del taglione; era necessario pareggiare i danni derivanti dal reato, spogliando il colpevole di quei beni riconosciuti dalla collettività come valori sociali: la vita, l’integrità fi sica e il denaro. La crudeltà e la spettacolarità poi assolvevano la funzione di deterrente.

TEMA DEL CORTEO STORICO DEI BAMBINI: "Il ruolo del bosco nel Medioevo"

Il bosco era una presenza quotidiana nelle vite degli uomini e delle donne del Medioevo. L’albero simbolo del Medioevo era rappresentato dal castagno. Al contrario della quercia, il castagno veniva curato, coltivato e innestato al fine di migliorarne il frutto, la cui raccolta era aperta a tutti. La castagna veniva chiamata “pane dei poveri”. Le castagne duravano a lungo conservate nel guscio; inoltre il legno di castagno era molto pregiato e richiesto dai falegnami per realizzare mobili di valore. In un contesto in cui la fame e la preoccupazione per la reperibilità del cibo erano protagoniste, ogni risorsa veniva sfruttata, per questo si raccoglievano anche erbe spontanee come: piscialetto, radici, funghi, bacche…Erbe ed ortaggi non mancavano nemmeno sulle tavole dei ricchi, i quali però cercavano di nobilitarle accompagnandole con ingredienti di maggior pregio.

FANTINO: Mattia Chiavassa - Palii corsi: 4; Finali disputate: 2; Palii vinti: 1 (2019 - Baldichieri)

LA SETTIMANA: