Il Borgo Viatosto – anticamente detto Ripa Rupta – si trova all’estremo nord della città, su un colle, graziosamente raccolto intorno alla chiesetta della Madonna di Viatosto, intatto, pregevole esempio di romanico. Dal sagrato della chiesa si può godere il singolare panorama della città di Asti.
COLORI: bianco e azzurro
RETTORE: Giovanni Binello
VITTORIE: 3
1967 - Pietro Altieri "Petruzzo" su Gavin - Rettore: Giacinto Occhionero
1971 - Giovanni Manca "Gentleman" su Via Veneto "Via col Vento" - Rettore: Giacinto Occhionero
1980 - Mariano Zedda "Pepe" su Skat "Imprevisto" - Rettore: Lino Famiglietti
TEMA DELLA SFILATA: "Le ciliegie nel Medioevo: in esse bellezza, grazia, felicità e salute"
Il Borgo Viatosto rappresenta il frutto della ciliegia ispirandosi alla Madonna delle ciliegie, tavola trecentesca esposta nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, che apre il corteo con damigelle che reggono cesti di frutti e rami di ciliegio. Da sempre rappresenta il frutto del Paradiso, antidoto naturale alla mela, cui si richiama la raffigurazione di Eva circondata da cavalieri con rami di melo. Due giovani sposi e nobili in festa attorno ad un tavolo cosparso di ciliegie sono presentati come metafore di prosperità e grazia. La ciliegia veniva usata a fini terapeutici in ogni sua parte: secondo le antiche tradizioni mediche, «la ciliegia per lo stomaco, il nocciuolo toglie la pietra, e la sua polpa per il sangue». Al tempo della peste il liquore derivato dalle ciliegie era considerato medicinale in grado di immunizzare dal contagio. Per la sua santità la ciliegia era cibo per i pellegrini e i viandanti che percorrevano la via Francigena. Le prime coltivazioni erano collocate negli orti monastici mentre con il passar degli anni si diffusero anche nelle corti, presso le quali era ricercata e apprezzata la bontà dei sidri. Lentamente iniziò anche il commercio di quelle selvatiche.
TEMA DEL CORTEO STORICO DEI BAMBINI: "Il bosco magico e le creature fantastiche che lo popolano"
Il corteo dei bambini del Borgo Viatosto si ispira al bosco – inteso come patrimonio naturale che ancora oggi costituisce una preziosa cornice rispetto all’abitato del borgo – ed alle creature magiche che secondo le antiche leggende lo popolavano. Proprio nel medioevo si codificarono racconti e tradizioni sul petit peuple, termine che riunisce tutte le piccole creature che popolano le foreste, come fate, elfi e gnomi. I bambini ricostruiranno questo luogo magico popolato da creature fantastiche portando in sfilata rami degli alberi dotati di poteri magici secondo la tradizione, ovvero il rovere – pianta sacra venerata fin dall’antichità –, il pioppo dotato di poteri benefici legati al fatto che con il suo legno sarebbe stata costruita la croce di Cristo, il castagno – simbolo di protezione, forza e umiltà, e prezioso contributo all’economia agricola – e i rami degli alberi da frutto quali il pero, il melo, il nespolo, il noce. All’ombra delle fronde si nasconderanno, giocheranno e faranno dispetti fate, folletti, gnomi e tutti i piccoli esseri misteriosi del bosco.
FANTINO: Alessio Giannetti - Debuttante
LA SETTIMANA: