VERSO IL PALIO 2023 - BORGO SAN PIETRO

Il Borgo si colloca a est su una antica area suburbana, nei pressi dell’antica strada romana. L’elemento indubbiamente più importante del borgo è il pregevole complesso monumentale di San Pietro che comprende la rotonda del Santo Sepolcro (XII secolo), la casa priorale, l’ospedale dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme e la cappella Valperga (XV secolo). Il complesso ospita anche il Civico Museo Archeologico.

COLORI: rosso e verde

RETTORE: Mario Raviola

VITTORIE: 4

1968 - Andrea Degortes "Aceto" su Stereo - Rettore: Giuseppe Visconti

1969 - Rosario Pecoraro "Tristezza" su Skygirl "Losna" - Rettore: Giuseppe Visconti

1973 - Rinaldo Spiga "Spingarda" su Avella "Speranza" - Rettore: Sergio Sconfienza

1983 - Domenico Ginosa Criugleford "Fortino" - Rettore: Giovanna Maggiora

TEMA DELLA SFILATA: "Giullari, laudatores e saltimbanchi. Il teatro medievale tra sacro e profano"

Le forme di spettacolo tipiche dell’età medievale vedono alternarsi ed intrecciarsi rappresentazioni di carattere religioso e profano. A partire dal X secolo prendono vita i primi drammi liturgici incentrati sulla vita di Cristo e dei Santi, eseguiti sui sagrati delle Chiese diventati veri e propri spazi scenici. Accanto a queste rappresentazioni, si anima il mondo di giullari, mimi ed istrioni. Essi vivono ai margini della vita sociale, sono percepiti come peccatori e corruttori di moralità e per questo posti in condizione giuridica inferiore, come si desume anche dagli Statuti di Asti ove vengono equiparati a meretrici e mendicanti. Alcuni di essi si uniscono in piccole compagnie dando vita ad un vero e proprio professionismo teatrale. Il Borgo San Pietro celebra la teatralità medievale che contribuì in tutte le sue forme alla diffusione della poesia in lingua volgare.

TEMA DEL CORTEO STORICO DEI BAMBINI: "Asti, la città delle 100 torri"

Le cronache medievali astigiane raccontano che già alla metà del XII secolo la nostra città era dotata di una “selva” di torri private che rappresentavano sia un baluardo difensivo collettivo sia un simbolo della ricchezza e della potenza delle famiglie astigiane. Le torri erano protagoniste anche di “giochi di guerra” molto diffusi nelle città medievali, in cui squadre appartenenti ai diversi borghi urbani si affrontavano per la conquista di una piazza o di una strada. Queste competizioni degeneravano in vere e proprie sassaiole cui partecipavano cittadini di ogni condizione ed età. Per questa ragione, secondo alcuni storici, negli Statuti comunali della Città si vieta ai cittadini astesi maggiori di 15 anni di lanciare pietre ed altri oggetti dalle torri se non per legittima difesa.

FANTINO: Marco Bitti - Debuttante

LA SETTIMANA: