VERSO IL PALIO 2024 - BORGO DON BOSCO

Borgo di recente costituzione, si trova nella zona degli “antichi sbocchi nord” di Asti ed è caratterizzato da ampie aree destinate a verde pubblico oltre ad essere la zona residenziale della città, in cui sorge anche il nuovissimo ospedale. La chiesa, costruita nel 1962, è dedicata a  San Giovanni Bosco, figura di educatore e sacerdote di origine astigiana, la cui opera ha di gran lunga valicato i confini cittadini.

COLORI: giallo e blu

RETTORE: Massimiliano Stella

VITTORIE: 4

1967 - Pietro Altieri "Petruzzo" su Gavin - Rettore: Giacinto Occhionero

1971 - Giovanni Manca "Gentleman" su Via Veneto "Via col Vento" - Rettore: Giacinto Occhionero

1980 - Mariano Zedda "Pepe" su Skat "Imprevisto" - Rettore: Lino Famiglietti

1996 - Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Blue Baker "Bingo" - Rettore: Maddalena Spessa

TEMA DELLA SFILATA: "La corporazione dei panettieri nel Medioevo astese"

Nell’Asti medioevale, la corporazione dei panettieri aveva un ruolo di primo piano nella struttura sociale ed economica della comunità. Oltre al commercio del pane, i panettieri controllavano l’intera catena produttiva, dall’acquisto delle farine alla vendita, attenendosi, per evitare severe pene, alle norme fissate dagli Statuti medievali. Panettieri, panificatori e fornai era obbligati a giurare sulle Sacre Scritture di mantenere fede alle regole circa l’uso di materie prime di qualità, la mescola delle farine, la preparazione del pane e la vendita a prezzi equi. Il giuramento avveniva nella pubblica piazza dinnanzi alle autorità locali e ai rappresentanti della corporazione. Il corteo storico del Borgo Don Bosco rievoca questa cerimonia, evidenziando l’impegno dei panettieri che contribuivano, con la loro attività, al benessere della comunità astese.

TEMA DEL CORTEO STORICO DEI BAMBINI: "Credenze e miti nel Medioevo"

Nel contesto medievale di Asti le credenze e i miti riflettevano le concezioni del mondo dell'epoca. Una credenza affascinante riguardava l'esistenza di creature fantastiche come folletti e fate, immaginati a vivere nei boschi circostanti la città e considerati guardiani della flora e fauna locali. Si raccontava di nani laboriosi che si trasformavano in sculture di legno alla vista dell'uomo e di fate che ricavavano dagli elementi della natura una polvere magica che consentiva loro di volare. Le leggende riflettevano il desiderio di spiegare fenomeni naturali allora non comprensibili. I bambini del borgo Don Bosco rappresentano queste creature fantastiche, ancora oggi radicate in libri che alimentano la loro fantasia infantile.

FANTINO: Giovanni Atzeni "Tittia" - Palii corsi: 18, Finali disputate: 15; Palii vinti: 3 (2003 - Santa Caterina; 20087- San Secondo; 2016 - Nizza Monferrato) 

LA SETTIMANA: