Rione San Silvestro: "Magia e poesia negli arcani maggiori dei tarocchi"


I Naibi, ovvero gli Arcani Minori ed i Semi sul nostro territorio appaiono nel XIII secolo e vengono usati come carte da gioco, mentre per gli Arcani Maggiori si trovano importanti riscontri nel XIV secolo, nel clima del Gotico Internazionale; le carte, come “Trionfi”, vengono utilizzate per intrattenimento, preveggenza e animazione nelle Corti dell’epoca. Nella divinazione questi Arcani si accompagnano a segni zodiacali, numeri della Cabala ebraica ed elementi naturali e rappresentano ventidue momenti o fasi importanti della vita che vengono proposti con personaggi o avvenimenti collegabili alla realtà. L’utilizzo per pratiche divinatorie ed il simbolismo dei Trionfi hanno donato alle carte dei Tarocchi una speciale aura magica collegata anche alla loro storia che, nel XIV secolo, si incrocia in modo particolare con quello della famiglia Visconti e con la città di Asti. Infatti Valentina, figlia di Gian Galeazzo Visconti, Signore di Milano, aveva con sé un mazzo di Tarocchi quando sostò ad Asti, concessale in dote dal padre, dal 25 al 30 Giugno 1389 durante il viaggio verso Melun, ove avrebbe incontrato lo sposo Luigi, fratello di Carlo VI re di Francia. Interessante scoprire che proprio dopo l’arrivo in Francia di Valentina, che tanto ascendente ebbe sul re e sulla corte, Carlo VI nel 1392 fece dipingere per il suo “divertimento” tre mazzi di carte “in oro e vari colori, di disegni diversi”, che nel registro dei Conti di Corte risultano costare 56 soldi parigini, pagati a Jacquemin Gringonneur, secondo una nota del Tesoriere reale Charles Pouart. Altro riferimento particolare si ha nell’Inventario di Luigi, Duca di Turenna ed Orléans, Conte di Valois e di Beaumont, nel quale, all’anno 1408, si legge del possesso di “un jeu de quartes serrasines et une quartes de Lombardie” (un gioco di carte saracene e un mazzo di carte di Lombardia).
Il Rione Oro Argento propone nel Corteo i Trionfi degli Arcani Maggiori in solenne "presentazione parlante": Bagatto, Papessa, Imperatrice, Imperatore, Papa, Amanti, Carro, Giustizia, Eremita, Ruota della Fortuna, Forza, Appeso, Morte, Temperanza, Diavolo, Torre, Stella, Luna, Sole, Giudizio o Angelo, Mondo, presentati dal Matto ed allietati da figure bene auguranti con riferimenti alla realtà medioevale e curiosità scaramantiche dei misteri della vita, fra interpretazioni naturali e sovrannaturali della simbologia.