Foto La Voce di Asti |
Il Borgo Torretta con l’accoppiata formata dal fantino Antonio Siri e dal cavallo Chimera da Clodia ha vinto il Palio di Asti 2024.
Una vittoria arrivata al termine di una finale dominata dal Borgo biancorossoblu sin dall’abbassamento del canapo, che riporta la Borgata di Corso Torino ad un trionfo che mancava dal 2013.
Arriva così la prima vittoria ad Asti di Antonio Siri, a un anno di distanza dalla brutta caduta che lo aveva visto sfortunato protagonista nella finale dello scorso anno.
Prima vittoria astigiana anche per Chimera da Clodia, femmina di 6 anni della scuderia Narduzzi.
Di seguito il resoconto delle batterie e della finale.
I BATTERIA
San Paolo (Andrea Coghe su Brivido Baio)
Torretta (Antonio Siri su Chimera da Clodia)
San Lazzaro (Giuseppe Zedde su Cristallo da Clodia)
San Silvestro (Carlo Sanna su Alba Solare)
Baldichieri (Mattia Chiavassa su Banzay)
Santa Caterina (Adrian Topalli su Carilbom)
Montechiaro (Fabio Ferrero su Chentu a S’Ora)
La prima batteria vede due mosse false prima di quella buona dove a prendere la testa è Torretta seguita da Santa Caterina e San Lazzaro. Santa Caterina prova subito ad attaccare Torretta mentre, alle loro spalle, Baldichieri riesce a prendere la terza posizione superando San Lazzaro. Alla seconda curva del Cavallone Santa Caterina supera Torretta, mentre Baldichieri inciampa e perde la posizione su San Lazzaro. La seconda parte della corsa vede risalire da dietro San Silvestro e San Paolo. Al terzo Cavallone San Paolo con la linea interna supera sia San Lazzaro sia Baldichieri ma all’uscita della curva viene risuperato da San Silvestro che riesce anche a superare la Torretta. L’arrivo al palo vede Santa Caterina vincere la batteria davanti a San Silvestro e Torretta che, dopo alcuni minuti di attesa, viene decretata terza classificata davanti a San Paolo.
Ordine d’arrivo: 1 Santa Caterina (A. Topalli su Carilbom); 2 San Silvestro (C. Sanna su Alba Solare); 3 Torretta (A. Siri su Chimera da Clodia); 4 San Paolo (A. Coghe su Brivido Baio); 5 Baldichieri (M. Chiavassa su Banzay); 6 San Lazzaro (G. Zedde su Cristallo da Clodia); 7 Montechiaro (F. Ferrero su Chentu a S’Ora)
II BATTERIA
Castell’Alfero (Francesco Caria su Zodiaca)
Nizza (Michel Putzu su Divino Amore)
San Martino San Rocco (Gavino Sanna su Belfagor)
Cattedrale (Silvano Mulas su Borghesia)
San Marzanotto (Alessandro Cersosimo su Ziculitth)
San Damiano (Stefano Piras su Zeniossu)
San Pietro (Marco Bitti su Babilonias)
Due mosse false anche nella seconda batteria prima del via che vede Nizza prendere la testa davanti a Castell’Alfero e Cattedrale. Le prime due posizioni paiono subito salde mentre per il terzo posto a battagliare nel primo giro sono Cattedrale, San Martino e San Pietro. Da dietro arriva anche la ormai consueta rimonta di San Damiano. Nel secondo giro finisce a terra San Pietro, con San Damiano che dal quarto posto si trova così costretto a battagliare con il cavallo scosso per risalire posizioni. Quando San Damiano compie il sorpasso riesce poi a riportarsi anche sul duo di testa, salendo sino al primo posto. La batteria vede così la vittoria di San Damiano che precede Nizza e Castell’Alfero.
Ordine d’arrivo: 1 San Damiano (S. Piras su Zeniossu); 2 Nizza (M. Putzu su Divino Amore); 3 Castell’Alfero (F. Caria su Zodiaca); 4 San Pietro (M. Bitti su Babilonias - scosso); 5 San Martino San Rocco (G. Sanna su Belfagor); 6 San Marzanotto (A. Cersosimo su Ziculitth); 7 Cattedrale (S. Mulas su Borghesia)
III BATTERIA
Don Bosco (Giovanni Atzeni su Diodoro)
Canelli (Massimo Columbu su Brigadora)
Santa Maria Nuova (Federico Arri su Ambra da Clodia)
Tanaro (Federico Guglielmi su Bramosu de Campeda)
Viatosto (Alessio Giannetti su Zaffiro Azzurro)
Moncalvo (Antonio Mula su Dispettoso)
San Secondo (Valter Pusceddu su Arraju)
Partenza rapida nella terza batteria, con San Secondo che prende la testa davanti a Tanaro e Canelli che, però, viene subito superato da Don Bosco. Al primo Cavallone è Moncalvo a trovare la giusta traiettoria per risalire sino al terzo posto e mettersi all’inseguimento di Tanaro e San Secondo con il primo che prende la prima posizione. I primi tre controllano la batteria con San Secondo che risupera Tanaro e Moncalvo che non si fa impensierire dalla rimonta di Viatosto.
Ordine d’arrivo: 1 San Secondo (V. Pusceddu su Arraju); 2 Tanaro (F. Guglielmi su Bramosu de Campeda); 3 Moncalvo (A. Mula su Dispettoso); 4 Viatosto (A. Giannetti su Zaffiro Azzurro); 5 Don Bosco (G. Atzeni su Diodoro); 6 Santa Maria Nuova (F. Arri su Ambra da Clodia); 7 Canelli (M. Columbu su Brigadora)
FINALE
Santa Caterina (Adrian Topalli su Carilbom)
Tanaro (Federico Guglielmi su Bramosu de Campeda)
Castell’Alfero (Francesco Caria su Zodiaca)
San Silvestro (Carlo Sanna su Alba Solare)
San Secondo (Valter Pusceddu su Arraju)
Nizza (Nicolò Farnetani su Divino Amore)
Torretta (Silvano Mulas su Chimera da Clodia)
Alla finale non prendono parte per due leggeri infortuni occorsi ai rispettivi cavalli i Comuni di San Damiano e di Moncalvo. La finale si corre così in sette e vede inoltre Nizza costretta a rinunciare al fantino Michel Putzu, infortunato, che viene sostituto dal fantino di riserva Nicolò Farnetani.
Dopo due mosse false arriva il via valido che vede subito Torretta portarsi in prima posizione davanti a San Secondo e Nizza. Nel primo giro San Silvestro e Santa Caterina provano subito a risalire posizione, portandosi in terza e quarta piazza. Torretta domina la corsa con San Secondo che resta alle sue spalle per i primi due giri. Nel giro finale Santa Caterina tenta la rimonta e risale sino alla seconda posizione. Torretta, però, è irraggiungibile e arriva al traguardo con il frustino alzato, conquistando così il Palio di Asti 2024.
Ordine d’arrivo: 1 TORRETTA (Antonio Siri su Chimera da Clodia); 2 Santa Caterina (A. Topalli su Carilbom); 3 San Secondo (V. Pusceddu su Arraju); 4 Tanaro (F. Guglielmi su Bramosu de Campeda); 5 San Silvestro (C. Sanna su Alba Solare); 6 Nizza (N. Farnetani su Divino Amore); 7 Castell’Alfero (F. Caria su Zodiaca - scosso)