mercoledì 28 ottobre 2015

Rasero: "Un anno bellissimo per entusiasmo e partecipazione. Con Gessa si apre un nuovo ciclo"



Secondo anno di rettorato per Alberto Rasero, rettore di Tanaro, che la scorsa settimana è stato riconfermato alla guida del Borgo fluviale.
" È stato un anno difficilmente ripetibile sotto il profilo della partecipazione e dell'entusiasmo  -afferma - che è andato in crescendo fino al sabato sera della cena propiziatrice. E' stato un anno che mi ha fatto capire ancor di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto il nostro Borgo sia ancora attaccato alla voglia di divertirsi e alle emozioni che solo il nostro Palio ci sa dare.
Per quanto riguarda la gestione, sono stato aiutato moltissimo, vista la mia inesperienza,  da tantissime persone: ognuna di loro ha messo quel qualcosa che ha fatto sì che tutta la nostra macchina diventasse quasi perfetta. Non me ne voglia nessuno ma ci terrei a ringraziare per questo 5 persone che su tutte le altre mi hanno fatto vivere questa bella avventura con entusiasmo e senza mai farmi sentire il peso delle responsabilità. Thomas Neri il mio vice rettore che è stato il massimo supporto che un rettore possa chiedere,  Roberto Rubba che si è calato alla perfezione nella parte del responsabile della commissione festeggiamenti e che ha ottenuto risultati che da tempo non si ottenevano, Valerio Cossetta per l'entusiasmo con il quale ha portato avanti e messo insieme tutto l'anno le idee di una commissione cavalli prevalentemente giovane, Stefano Sesia per quello che da anni continua a fare all'interno del comitato tenendo ritmi che pochi hanno saputo tenere e infine Laura Gambetta che ha portato avanti tantissime iniziative sempre a testa bassa e lavorando lontano dalla luce dei riflettori".
Tanaro ha scommesso quest'anno su Sandro Gessa, che per molti aspetti si può definire una scelta azzeccata: "Gessino è stata una scommessa vinta a prescindere dal risultato della corsa - risponde il rettore - noi non ci dimentichiamo mai delle persone e Sandro prima di essere un ottimo fantino si è dimostrato una gran persona. Con lui credo proprio che si aprirà un ciclo che si potrà chiudere solamente con una vittoria".
Cosa ne pensa Rasero del Palio di Asti, e del suo futuro: "Il Palio di Asti secondo me è a un bivio - afferma - può decidere di rimanere cosi oppure di spiccare il volo e per spiccare il volo non parlo di alberghi e ristoranti pieni nella settimana della festa, ma parlo di partecipazione popolare, di grandi numeri in tutti i comitati che devono aprirsi ai giovani e avere sedi aperte per poter coinvolgere le famiglie nel Palio. La vecchia frase che dice che prima di far piacere il palio al turista dobbiamo prima farlo piacere all'interno della città è sacrosanta"
"Ci sono molti comitati che hanno voglia di fare e di allargarsi e far diventare il gioco del Palio una passione di tutti - aggiunge - purtroppo allo stesso tempo ne vedo altri che sono confusi sulle priorità che il Palio ti dà mettendo in primo piano la sfilata piuttosto che il paliotto al posto della corsa del Palio, quella corsa di cavalli che curiamo e prepariamo per un anno intero per farci battere il cuore. Purtroppo non in tutti i comitato si riscontra questa passione e allora il Palio diventa un peso come nel caso di Canelli, che non riesce a mettere in piedi nè una sfilata, nè una cena propiziatrice, nè addirittura un comitato. Questo non è Palio, ci sono troppe maniere di farlo e di vedere la nostra manifestazione mentre in tutti gli altri Palii d'Italia tutte le contrade vivono la festa con appuntamenti fissi e tutti uguali che scandiscono i tempi della manifestazione dandole serietà e partecipazione".
Ultima domanda: cosa ne pensa Rasero del suo rettore "rivale", Maurizio Bertolino: "Per Bertolino sono molto dispiaciuto - conclude -  in Collegio e in Consiglio eravamo sempre d' accordo forse perchè Tanaro e San secondo che come scrivete voi del Canapo non fanno il palio per hobby e vedono il Palio nella stessa maniera".