venerdì 2 ottobre 2015

Cioffi, ritorno al Paliotto dopo i 40 anni: "sbandierare in piazza è una emozione unica"


Un ritorno al Paliotto dopo anni di assenza. Così, Daniele Cioffi, una vita nel Palio e nel borgo San Lazzaro, ad oltre 40 anni ha ripreso le bandiere in mano ed è sceso in piazza San Secondo per dare una mano al proprio borgo, che ha visto poi trionfare nella classifica finale.

"Ha sbandierato ininterrotamente dal 1997 al 2012 - afferma - avevo intenzione di appendere la bandiera al chiodo, ma quest'anno alcune defezioni nella formazione avevano messo a rischio la partecipazione di San Lazzaro al Paliotto. Così, d'accordo con il rettore Carlo Biamino, ho fatto una scelta, e mi sono rimesso in gioco".
Rientrare in una competizione tecnica e difficile come il Paliotto non è stato facile: "Ci è voluto molto impegno e molto allenamento, soprattutto per riprendere quella confidenza con la bandiera e con gli altri della formazione. Però poi alla fine ce l'abbiamo fatta - aggiunge soddisfatto - e questo è quello che conta. E' stata una sfida vinta, sia da parte mia che da parte del borgo San Lazzaro. E anche se il risultato non è stato così netto come le altre volte, un po' di fortuna non guasta mai nella vita".
Cioffi, nella sua carriera pluriennale, ha visto i cambiamenti che ci sono stati nel modo di sbandierare: "Premesso che il modo di sbandierare astigiano si differenziava nettamente da quello del resto d'Italia, l'ingresso della Federazione all'interno della manifestazione ha portato uno stravolgimento della gara stessa. Con un coefficiente di difficoltà maggiore e molto più tecnicismo, ottenere grandi risultati è stato molto più complesso. Mi ricordo, per esempio, che i primi anni dopo il cambiamento, fu un fallimento clamoroso. Evidentemente dovevamo ancora adattarci ai nuovi criteri".
Il Palio degli sbandieratori è comunque una gara a sè: "Lo dico sempre ai ragazzi che vanno in piazza San Secondo:"non pensate di essere ai campionati. Questa è una gara diversa, è una gara nella vostra città, qui anche le mattonelle tremano".
Nel futuro di Cioffi ora c'è una carriera come allenatore nel gruppo under che condivide con la passione di cuoco, che è anche la sua attività lavorativa. "Quest'anno ho portato qua la nazionale di sci, di cui sono cuoco ufficiale. Abbiamo fatto una cena con il gruppo del Capitano e gli abbiamo parlato del Palio. Molti sono rimasti entusiasti" Il Palio è la passione di Cioffi, si vede anche all'interno del suo ristorante "Antica Vetreria" addobbato con dipinti e colori dei rioni e borghi cittadini. "E' un pezzo della mia vita, ed è per questo che ho voluto ricordarlo anche nel locale in cui lavoro tutti i giorni. Spero che la nostra Festa diventi sempre di più una attrazione in chiave turistica, Asti è una bella città e si merita il meglio".