martedì 6 ottobre 2015

"Il Consorzio dovrà produrre anche le immagini Tv.Non possiamo esportare così l'immagine del nostro Palio"


Mentre aumenta il numero degli iscritti attorno all'idea del Consorzio di Tutela del Palio di Asti, quella che è stata una iniziativa spontanea incomincia a darsi una sua struttura.

Sulla pagina Facebook, creata da Claudio Aggio, incominciano a trapelare i primi dettagli della nuova struttura, che sta già incominciando a studiare un logo dedicato (creato da Fabio Lano), mentre si pensa a una prima riunione organizzativa per mettere in piedi compiti e ruoli.
Da più parti inoltre, è stato richiesto un intervento nel progetto dell'ex assessore al Palio Alberto Pasta, già artefice di un progetto similare durante il suo mandato come Assessore.
"Sono onorato che venga speso il mio nome per un progetto tanto ambizioso per coloro a cui sta a cuore la città - rivela - ovviamente io sono a disposizione per far camminare questo neonato consorzio con le proprie gambe. All'epoca mi ero già mosso in questa direzione, andando a studiare lo statuto dell'omonimo organismo di Siena e  cercando la forma giuridica corretta. Spiace che ora molti appoggino questa iniziativa solo dopo che la questione del cavallo di San Secondo è stata gestita malissimo, con grosse mancanze comunicative da parte dell'organizzazione".
Il nuovo Consorzio, secondo Pasta, dovrebbe avere anche poteri di controllo su quella che è l'immagine del Palio: "Prendiamo l'esempio di quest'anno: sia la diretta di Quartarete che quella della Rai hanno dimostrato mancanze sia tecniche che di conoscenza della Festa. E' questa l'immagine del Palio che vogliamo trasmettere? Oppure, come si fa in altri lidi, bisogna cercare di dare una immagine corretta di quello che è il nostro Palio?".
Insomma, le idee sono tante. E mentre la discussione prosegue, qualcosa sembra muoversi. Magari il Palio non arriverà impreparato al prossimo attacco.