venerdì 12 maggio 2017

Sulla questione purosangue buone nuove da Roma


Dopo settimane di attesa, sembrano finalmente arrivare buone notizie sulla questione cavalli in vista del prossimo settembre. Ieri sera, infatti, il Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo ha convocato tutti i Rettori per una riunione straordinaria durante la quale gli stessi sono stati informati sui passi avanti avvenuti nelle ultime ore. Nella mattina di ieri il dottor Fulvio Brusa, responsabile della commissione veterinaria del nostro Palio, e il dirigente del Comune Gianluigi Porro, si sono recati a Roma, dove hanno avuto modo di incontrare Romano Marabelli, segretario Generale del Ministero della Salute, e Silvio Borrello, Direttore Generale dello stesso Ministero ed estensore la scorsa estate della tanto discussa ordinanza.
Durante l'incontro è emerso come la linea seguita negli scorsi mesi dal dottor Brusa sia condivisa dal ministero e, soprattutto, è stato evidenziato come, con ogni probabilità, non vi sarà più una differenziazione tra cavalli purosangue e cavalli mezzosangue ma bensì un obbligo di far correre sul nostro tracciato cavalli selezionati e preparati nel tempo e ritenuti idonei in base ad alcune prestabilite caratteristiche morfologiche.
A tal proposito è chiaro che, a partire dal prossimo settembre, i Comitati non potranno più scegliere i cavalli da portare al Palio all'ultimo momento, selezionandoli ad esempio tra quelli che fino a pochi giorni prima hanno corso in ippodromo senza però aver mai disputato alcuna corsa in provincia. I cavalli che correranno il Palio dovranno avere dietro di sé un percorso di corse in provincia disputate durante l'anno, così da essere pronti e idonei per gareggiare in una corsa come il Palio.
Lo stesso discorso varrà anche per i fantini che, per poter essere al canapo in Piazza Alfieri, dovranno aver maturato esperienza nell'ambito delle corse a pelo e dovranno essere preparati e responsabili per affrontare la corsa. 
È bene sottolineare come ancora non vi sia l'assoluta certezza sul definitivo "sì" da parte del Ministero ma i decisi passi avanti e la convergenza tra le idee presentate da Brusa e quelle del Ministero, fanno ben sperare per l'apertura definitiva e totale e per la conseguente fumata bianca sulla questione. Non va quindi ancora detto a voce troppo alta ma, con ogni probabilità, il Palio di Asti potrà continuare nella propria tradizione.