Si è svolta nella serata di sabato presso l’Agriturismo Ca’d Pinot la cena di festeggiamento del 50ennale del Borgo San Lazzaro che è stato fondato nell’ottobre del 1967, proprio l’anno della ripresa del nostro Palio di Asti.
Ad organizzare l’evento il Comitato D’Onore del Borgo San Lazzaro, una novità di questo anno di Palio 2017 voluta dal Rettore Quirico e da tutto il Direttivo per degnamente celebrare e comprendere nell’organico i Senatori dei Ramarri. Il gruppo comprende gli ex rettori Serpone, Scaglia, Biamino e Durizzotto, il fondatore Luciano Cerrato e gli storici del comitato che negli anni hanno ricoperto i ruoli più svariati nelle varie commissioni e che sentono di poter dare a loro modo ancora un contributo ai colori gialloverdi. Uniti a loro esponenti di spicco del quartiere e della Società Gialloverde: il Presidente Ana Asti Pighin (già borghigiano dell’anno), Silvana Guiotto del Comitato laico San Domenico Savio e il Presidente del San Domenico Calcio Bruno Scavino che di questo comitato d’onore è Presidente Eletto.
Proprio gli ex rettori Remigio Durizzotto e Franco Serpone hanno programmato location, menù, invitati e scenografie. La serata ha visto quindi in un clima di gioiosa convivialità la partecipazione di chi a San Lazzaro ha fatto la storia di questi 50 anni di Vittorie e Trionfi. Molto emozionanti i video che ripercorrevano le 5 vittorie e gli storici Veglioni Gialloverdi che negli anni 80 e 90 erano le vere “feste della gente del Palio” per tutti gli Astigiani. La ciliegina sulla torta, inoltre, è arrivata con una magnifica sorpresa: i tre fantini delle vittorie gialloverdi Massimo Coghe, Tonino Cossu e Giuseppe Zedde hanno regalato alla sala un video con i loro ricordi e saluti per chi con loro ha lavorato per rendere San Lazzaro, nel 2008, il primo Borgo ad avere vinto 5 Palii dalla ripresa.
La foto con gli ex Rettori, il Rettore attuale Silvio Quirico e il Rettore Under Loris Tatani ben rappresenta i sentimenti che muovono il Comitato del Borgo San Lazzaro in questo 50ennale: il ricordo di chi ha fatto vincere tanto muove oggi i ramarri per vincere ancora.
