lunedì 8 agosto 2016

Feltre, vince Santo Stefano


ELTRE – VINCE SANTO STEFANO

Posted on 8 agosto 2016


Quando solleva il drappo, Paolo Rigoni viene letteralmente travolto dalla gioia dei contradaioli. Aspettavano dal 2008 di vivere nuovamente la gioia di vedere finalizzato con la vittoria il lavoro di tutto un anno: «Vincere quando si parte favoriti non è mai facile. Sapevamo di avere una compagine forte, frutto di un lavoro che va avanti da anni, come dimostra lo straordinario risultato nel tiro con l’arco. Ogni anno ci è servito per imparare qualcosa e alla fine il risultato è arrivato. Ci sono quegli anni in cui senti di avere qualcosa in più degli avversari, sentivo un entusiasmo incredibile tra i contradaioli. Sono felice che tutti i loro sforzi siano stati ripagati. Ora si va a colorare di rosso piazza Maggiore con il nostro vessillo».
Rigoni torna sulla sorpresa di sabato sera quando è arrivata la vittoria nel tiro con l’arco: «Ho sempre pensato che se la gara non avesse superato i cento punti, avevamo i mezzi per giocarcela. Duomo aveva già insegnato tempo fa che con gli atleti interni si può vincere e quest’anno è andata bene a noi. Nella staffetta sapevamo di essere competitivi e nel tiro alla fune eravamo i più forti sulla carta avendo vinto la sfida nelle ultime due edizioni».
Castello è stato un osso duro: «Hanno messo insieme una bella squadra che ci ha dato del filo da torcere», aggiunge Rigoni, «ma i ragazzi della fune sono un gruppo fantastico. Lavoriamo insieme da quattro anni con i ragazzi del Tamai. Loro vengono da noi ad allenarci e noi ricambiamo le visite. Non c’è nulla di improvvisato». La festa esplosa a Pra’ del Moro è proseguita poi fino a tardi alla Cuba coinvolgendo tutti i ragazzi della curva che ha sostenuto il quartiere in tutte le fasi del Palio.
L’unico quartiere che è riuscito a rompere l’egemonia di Santo Stefano è stato Port’Oria, capace di aggiudicarsi la staffetta: «Siamo riusciti a tenere aperti i conti con Santo Stefano fino all’ultima gara», dice il presidente Marco Huber Campigotto, «e se non avessimo vinto la staffetta, il Corno d’oro avrebbe fatto filotto. Credo che già questo sia stato un bel risultato per noi che sacrifichiamo il risultato in nome di una valorizzazione degli atleti interni. Nella fune potevamo schierare degli svizzeri ma abbiamo ritenuto giusto che fossero i nostri a battersi. Nell’ultima gara il nostro secondo cavallo, Nicolas de Pedra Ulpu, ha pagato le quattro partenze false ed essendo adulto al secondo giro si vedeva che era stanco. Comunque complimenti a Santo Stefano, che degli altri quartieri è quello che più si avvicina al nostro modo di vedere il Palio».
Marco Gazzi del Castello recrimina per le occasioni perdute: «Ce la siamo giocata nel tiro alla fune e secondo noi Santo Stefano non è rimasta all’interno del campo di gara. Ma tant’è.
La squadra è stata bravissima perché strappare una tirata ai favoriti non era comunque facile. Abbiamo una buona base dalla quale ripartire. Avevo già detto alla vigilia che non dovevamo essere protagonisti a tutti i costi. Abbiamo schierato atleti giovani, che hanno potenziale».