giovedì 21 novembre 2013

Ciccio Peraino, tredici anni da rettore 3): "Il Gustadom e il Palio che vorrei"


Concludiamo oggi il ciclo di tre interviste a Farncesco "Ciccio" Peraino, storico rettore del Rione Cattedrale, che ha recentemente lasciato l'incarico a favore del neo eletto Flavio Arnone. Dopo aver parlato della storia del Rione Cattedrale, Ciccio, in questa ultima intervista affronta il tema della manifestazione sicuramente più importante della storia bianco azzurra, il Gustadom, e di come sogna il Palio del Futuro.

Ciccio, alla fine di questa lunga storia, servirebbe un bilancio. Cosa ti ha dato il Palio in questi tredici anni da rettore?

Il Palio mi ha dato tantissimo, ma penso anch'io di aver dato tantissimo al Palio. La sensazione più bella è stata poco tempo fa, all'ultimo consiglio del Palio, quando si sono alzati per congratularsi con me: è una sensazione che non dimenticherò mai. Mi sono reso conto che in questi anni ho dato veramente l'anima per la manifestazione, e non mi sono mai risparmiato. 

La delusione più grande?

Quando dai il massimo e non riesci ad arrivare fino in fondo. E poi ogni tanto mi sento deluso da alcune persone a me vicine. Credo che un Comitato importante come il nostro avrebbe dovuto avere una delicatezza diversa, pensando a quello che ho fatto io per il Palio.

Chi è stato il tuo più grande maestro di Palio?

Sicuramente Elio Ruffa, come ho già detto all'inizio dell'intervista. Poi tante persone che ho incontrato sul mio cammino in questo mondo: Luigi Rescinito, con cui ho fatta tantissima strada all'interno della Cattedrale, mio fratello, Alberto,  con cui ho condiviso gioie e dolori. Luigi Bruschelli mi ha insegnato tanto del mondo dei cavalli, si fida tantissimo di me, pensa che una volta mi ha lasciato passeggiare anche uno dei suoi cavalli migliori, Rostanville, che poi corse anche a Legnano. E poi anche Pierfranco Ferraris, dal quale ho imparato come si promoziona seriamente il Palio a livello di marketing. Abbiamo portato la nostra festa aò Bit di Milano, al Vinitaly, a Slow Fish.. Tutto su base volontaria.

Parliamo ancora del Gustadom. Come nasce?

Nasce da una idea nata per cercare di finanziare il Comitato. L'idea l'hanno avuta Enrico Rossi e Carlo Cossetta: io l'ho subito presa e massa in atto. Il Gustadom è nato con me. All'inizio si svolgeva solo il sabato sera, poi pian pian abbiamo coinvolto tutto il rione: da sempre abbiamo fatto un discorso incentrato sulla qualità, scelta che ci ha premiato. Sono stati tredici anni spettacolari.

Siamo giunti alla fine. Dopo tredici anni come vedi il Palio per te e per i tuoi cittadini?

Il Palio è cresciuto molto, ma deve fare ancora tanto. Auspico un Palio sempre più vicino alla città e ai cittadini: ho visto negli anni aumentare la partecipazione. Ho tante idee e proposte per migliorare il Palio, spero di poter dare ancora il mio valido contributo per la manifestazione. Ho sempre sostenuto e sostengo che il Palio è la più valida risorsa di questa città.