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venerdì 16 agosto 2019

Verso il Palio 2019 - Il Rione San Silvestro


Il Rione San Silvestro si trova nel cuore della città nei pressi della Torre Troyana o dell’Orologio. La chiesa attuale, da cui prende il nome e i colori, è stata consacrata nel 1870; sorge sul sedime della primitiva chiesa romanica consacrata da Papa Urbano II nel 1096.

La figura storica a cui si ispira il Rione è quella di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo Visconti, signore di Asti e di Milano.

COLORI: oro e argento

RETTORE: Maria Teresa Perosino

VITTORIE:












1992

Angelo De Pau "Lucifero" su Ulita Deis

Rettore: Maria Teresa Perosino


TEMA DELLA SFILATA: "I “Mastri Pictori Artifices” della divulgazione dell’immagne del Palio e delle feste astesi"

Nelle Feste in onore di San Secondo d’Asti, la corsa dei cavalli è momento unico ed intenso che esalta lo spirito civico ed il legame con il Santo, simboleggiato dal bravium, il palio dato in premio al vincitore. Nella documentazione relativa alla dominazione orléanese, viene tramandato per la prima volta il nome di un pittore astigiano collegato alla realizzazione del bravium, Giovanni Imperiato. Pittore di buona maturità ben remunerato, per aver dipinto le insegne araldiche del Duca d’Orléans, del Podestà e del Comune sui Palii del 1388 e del 1389 ottiene dal Tesoriere Ducale Giovanni Tinelli il pagamento di ventiquattro soldi astesi. In seguito, un documento del 20 aprile 1401 attesta come Giovanni De Fontaines, Governatore di Asti, a nome di Luigi I d’Orléans, ordini a Giovanni Roero, Tesoriere Ducale, di pagare le spese per la fornitura dei due Palii di quell’anno: il pittore è Mastro Roleto. Anche in questo caso si riporta nota del pagamento di “sei scudi araldici inseriti in detti Palii dipinti con le insegne del Signore nostro, del Podestà e del Comune di Asti” e viene così confermato uno schema che rimarrà costante negli anni successivi. Lo stesso pittore opera nel 1406, quando si ha la prima precisa testimonianza della spesa, sostenuta per la Corsa, relativa a due pezze di panno “….pro duabus bravibus quorum unum oblatum exitit ecclesia Sancti Secundi de mercato Astensi, et alium datum ad currendum equo velocior et melius currenti, in Festa Sancti Secundi, protectoris et patroni civitatis Astensis” (…per due Palii, dei quali uno sarà offerto alla chiesa di San Secondo del mercato Astese, e l’altro dato al cavallo più veloce nella corsa e miglior corridore nella Festa di Santo Secondo, protettore e patrono della città astese). Si evidenzia un preciso legame istituzionale fra Palio e Santo Martire. E’ importante rilevare inoltre che l’inserimento dello stemma del Governatore accanto allo stemma del Podestà segnala la crescente importanza della città nella diplomazia francese ed europea. L’opera del pittore si ravviva grazie all’esperienza del tardo gotico internazionale di origine milanese, che giunge con la bottega di Giovannino de Grassi, attivo presso la corte viscontea ed architetto del Duomo di Milano. Per tradizione e secondo le consuetudini diffuse in molte città, le botteghe dei Mastri Pinctori di drappi, pezze e insegne vengono localizzatein zone strategiche: in San Silvestro alle falde di Castelvecchio, presso la via degli Spadari e dell’antica Zecca, accanto alla Chiesa di San Michele e San Maurizio. Il Rione oro-argento ricostruisce l’attività pittorica agli inizi del Quattrocento, quando gli Artifices (Artisti) creano opere su commissione, con “tempera magra” o “tempera grassa”, con pigmenti e leganti, con amidi ed emulsioni e propongono oggetti di elevato livello, apprezzati in tutta Europa. Una splendida vetrina per tali capolavori sono le feste patronali e quelle del Palio, quando i ricchi artigiani astesi espongono le loro opere in occasione dei cortei legati ai vari eventi.

FANTINO: Unica casella del quadro delle monte ancora vuota è proprio quella del Rione San Silvestro che ad oggi non ancora ufficializzato a quale fantino affiderà le sorti del Palio 2019. L'assenza alle tre riunioni di Prove allo stadio certifica che a difendere i colori oro e argento non sarà Bastiano Sini, che lo scorso anno nel suo debutto astigiano seppe portare San Silvestro in finale, traguardo che mancava dal 2009. Le voci circolanti in città già da diverse settimane accostano al Rione guidato da Maria Teresa Perosino il nome di Massimo Columbu, ma solo l'eventuale conferma ufficiale darà certezza sulla scelta.

CAVALLI: Alla luce della mancata ufficialità sul nome del fantino, al momento non è chiaro quali potranno essere i cavalli a disposizione di San Silvestro per il Palio 2019.