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venerdì 23 agosto 2019

Verso il Palio 2019 - Il Comune di Moncalvo


Importante centro monferrino, Moncalvo dista 20 km da Asti ed è noto per la sua indiscussa tradizione enogastronomica e per essere stato capitale del Marchesato di Monferrato. Ricco di storia, le cui vestigia si possono ammirare ancora oggi – Chiesa di San Francesco, bastioni, Chiesa della Madonna - ha dato i natali a Rosa Vercellana (la Bela Rusin, Contessa di Mirafiori) moglie morganatica di Vittorio Emanuele II. Di antica tradizione e grande richiamo la Fiera Nazionale del Tartufo (ottobre) e la Fiera del Bue Grasso (dicembre).

COLORI: bianco e rosso

RETTORE: Filippo Raimondo

VITTORIE: 














1988

Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Scodata "Aida"

Rettore: Ercole Zanello












1989

Maurizio Farnetani "Bucefalo" su Scodata "Carmen"

Rettore: Ercole Zanello














1994

Mario Cottone "Truciolo" su Rapsodia (giunta scossa al traguardo)

Rettore: Gaetano Guarino












1995

Mario Cottone "Truciolo" su Rapsodia (giunta scossa al traguardo)

Rettore: Gaetano Guarino














2018

Federico Arri "Guerriero" su Calliope da Clodia

Rettore: Filippo Raimondo



TEMA DELLA SFILATA: "Sicut fieri solet Ast, in festo beati Secundi”: il trionfo del forestiero."

Le corse dei cavalli e le gare equestri sono un'usanza del mondo comunale e possono includersi fra gli onori e gli atti devozionali resi da una comunità al santo patrono. La corsa del Palio, nell’Asti medievale – così come in età moderna –, era posta sotto l’egida del glorioso San Secondo, la cui festa era vissuta con gran fervore dalla collettività. In città giungevano a dar spettacolo i più valorosi cavalieri, per sfidarsi in destrezza e coraggio. Questo almeno fino al 1479, quando, a causa della vittoria di un forestiero e della conseguente irritazione degli Astigiani, venne impedito agli stranieri di prendervi parte, limitazione che sarebbe rimasta in vigore nei successivi due secoli. Il Comune di Moncalvo, per celebrare il successo dello scorso anno, vuole rappresentare l’ipotetico momento in cui un intero popolo affida le proprie sorti al suo corsiero e al suo paggio, ne celebra le qualità fisiche e morali e invoca l’intercessione dei santi protettori. Sfila il trionfo in cui Moncalvo è allegoricamente rappresentato da un cavaliere, bello e fiero, incoronato d’alloro e dal lungo manto, simbolo di vittoria e d’abbondanza, e circondato da quattro dame a raffigurare altrettante virtù: audacia, astuzia, forza e perseveranza. È quindi proposta l’immagine del pentagono, simbolo di aspirazione alla perfezione, i cui cinque vertici ricordano le vittorie del 1988, 1989, 1994, 1995 e 2018. Segue il carro con l’allegoria di Calliope, musa del canto epico e delle gesta eroiche, sotto il cui nome ha corso il destriero vincitore del Palio 2018. Calliope, seduta davanti al sendallo conquistato, è circondata dai possenti torrioni di Moncalvo, emblema della cittadina aleramica, ai cui piedi riposa serenamente il cavaliere, il “guerriero”, stanco ma felice per la sua impresa. Chiude un corteo di nobili, donne e uomini che portano il bacile con l’offerta del fantino e i bindelli, nastri colorati esibiti per proclamare la propria appartenenza al comune vincitore e che, in occasione della vittoria, sono donati alle maggiori personalità cittadine. Non mancano anche trionfi di pane, vino e cibi da condividere all’interno della comunità vincitrice.

FANTINO: Ad una prima vittoria ne è sempre seguita una seconda. Con questa certezza data dalla storia e con il desiderio di dar seguito alla tradizione, il Comune di Moncalvo si appresta ad andare a caccia del sesto Drappo. A provare a compiere l'impresa, facendo il bis con la vittoria conseguita lo scorso anno da Federico Arri, sarà Giacomo Lo Manto, fantino che a Moncalvo è nato e cresciuto e che coi colori del Comune aleramico farà il proprio debutto in Piazza Alfieri, nel Palio della sua città. Lo Manto avrà così occasione di mostrare le sue doti in Piazza Alfieri, al termine di una stagione 2019 ricca di soddisfazioni. Oltre a ben figurare in diverse corse di provincia, infatti, "Giacomino" ha avuto  l'occasione di prendere parte alla Provaccia del Palio di Legnano, riuscendo ad accedere alla finale con i colori della Contrada di Sant'Erasmo. L'occasione del Palio di Asti rappresenta così la chance ideale per coronare la brillante stagione, provando a raggiungere il risultato più prestigioso della sua ancora giovane carriera.

CAVALLI: Tre presenze su tre alle Prove allo stadio, parecchi cavalli testati ed una scelta ormai fatta sul nome del mezzosangue da portare al canapo di Piazza Alfieri. Sarà Zinzula, cavalla di 4 anni, a formare l'accoppiata di Moncalvo con Giacomo Lo Manto. La cavalla, testata da Lo Manto nelle due prove di luglio, è reduce dalla prima stagione di corse a pelo e ad Asti farà il proprio debutto in un Palio, provando a dar seguito a quanto di buono mostrato sinora. Ancora da chiarire, invece, la situazione sull'eventuale secondo cavallo, con Lo Manto che potrebbe disporre di uno dei mezzosangue testati allo stadio, ma anche scegliere di portare in Piazza Alfieri solamente Zinzula.