Pagine

sabato 17 agosto 2019

Verso il Palio 2019 - Il Comune di Montechiaro


Il Comune di Montechiaro, situato a 15 km da Asti in posizione collinare, fondato dagli astigiani nel XIII secolo, conserva un pregevole centro storico medievale, con resti di fortificazioni. Poco fuori dall’abitato, su di un poggio, si erge la Chiesa di San Nazario, gemma del romanico risalente, probabilmente, al XII secolo. Suggestiva anche la pieve di Santa Maria Assunta di Pisenzana con fondazioni protoromaniche, chiesa cimiteriale sino al 1894.

COLORI: bianco e celeste

RETTORE: Renzo Rebaudengo

VITTORIE












1981:

Renato Magari "Il Biondo" su Albert Todt "Capriccio"

Rettore: Gian Marco Rebaudengo


TEMA DELLA SFILATA“Propter beneficia suspecta”. Per grazia ricevuta"

A seguito dell’attracco a Messina nel 1347 di 12 galee genovesi provenienti dal porto di Caffa sul Mar Nero, tutta l’Europa fu contagiata dalla terribile “peste nera”, che causò ingentissime perdite fra la popolazione, già provata da difficoltà climatiche e carestie. A causa dei numerosi decessi di persone abili al lavoro, la crisi economica già in atto si aggravò ulteriormente. 
La scienza e la medicina poco o nulla potevano contro questo flagello, tanto più che molti medici ed anche i religiosi, temendo di essere infettati, fuggivano abbandonando i malati. 
Il solo modo di contenere l’epidemia era limitare i contatti e chiudersi entro le mura. Ed è probabile che questo abbiano fatto i Montechiaresi per scampare al contagio, così come si può immaginare che, una volta scongiurato il rischio di contagio, una nobildonna del luogo, per ringraziare per lo scampato pericolo abbia organizzato una processione “propter beneficia suspecta” (“per grazia ricevuta”) in onore di San Secondo di Asti a cui la popolazione era devota e che era titolare della chiesa campestre di San Secondo a Soglio nel territorio di Montechiaro, meta cui si dirige la processione che il corteo ripropone, partendo dalla Pieve di Santa Maria di Piesenzana. 
La devozione a San Secondo era espressione del legame tra la villanova di Montechiaro e il Comune di Asti, cui si doveva la fondazione del villaggio (avvenuta il 19 marzo 1200), esito dell’unificazione delle tre comunità preesistenti di Mairano Maresco e Piesenzana. 
Nel corteo compaiono dapprima i fedeli ancora afflitti dalla pestilenza, i quali in seguito esprimono la gioia per lo scampato pericolo con fiori, danze, esibizioni di tavole raffiguranti ex voto e orazioni in onore di San Secondo.

FANTINO: La finale ed il sesto posto finale raggiunto lo scorso anno non sono valsi la riconferma per Andrea Chessa. Montechiaro, infatti, per il Palio 2019 ha scelto di affidare le proprie sorti ad Alberto Ricceri, fantino senese classe '75. Salasso ritornerà così ad Asti dopo aver scontato nel Palio dello scorso anno la squalifica comminatagli al termine dell'edizione del 2017. Un Palio, quello, che vide Ricceri finalista indossando i colori biancorossi del Rione San Secondo, che lo scelse a pochi giorni dalla corsa per sostituire l'infortunato Enrico Bruschelli. Quello di due anni fa fu l'ottavo Palio corso ad Asti da Salasso che in Piazza Alfieri vanta quale miglior risultato un secondo posto, ottenuto con Tanaro nel 2011. Oltre alle già citate esperienze con Tanaro e San Secondo, Ricceri ha difeso ad Asti anche i colori di Baldichieri, Nizza, San Pietro, San Martino San Rocco e Castell'Alfero. Quella di settembre sarà quindi la prima volta di Ricceri con la giubba di Montechiaro.
Detto dei risultati astigiani, nel curriculum di Salasso spiccano soprattutto le tre vittorie senesi arrivate nel luglio del 2004 con la Giraffa, nel Palio d'agosto del 2006 con la Selva ed in quello di luglio del 2014 con il Drago. Da sottolineare, tra le altre, anche le due affermazioni a Fucecchio datate 2007 e 2009. A lui il compito di far sognare Montechiaro, che punta a portare a casa il secondo Drappo della propria storia.

CAVALLI: Presente ad una sola delle tre serate di Prove d'addestramento allo stadio, Ricceri aveva testato nell'occasione Ambra da Clodia, Socrates de Bonorva e Victoria Riu. Come anticipato alcuni giorni fa dal sito "La Voce del Palio" la scelta di Montechiaro e di Ricceri è ricaduta sugli ultimi due, che saranno così i due mezzosangue che il Comune bianco celeste porterà in Piazza Alfieri. Il primo, Socrates de Bonorva, oltre a ben impressionare nelle due Prove disputate allo stadio, ha preso parte in stagione al Palio della Costa Etrusca, riuscendo a qualificarsi per la finale. Victoria Riu, invece, ha preso parte in stagione al percorso richiesto dal Protocollo senese, oltre a disputare una Prova ad Asti ed una corsa a Monteroni. I risultati raggiunti, uniti al livello di esperienza, lasciano pensare che la prima scelta di Montechiaro possa essere Socrates de Bonorva, con Victoria Riu chiamata a ricoprire il ruolo di valida alternativa.