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sabato 3 agosto 2019

Verso il Palio 2019 - Il Borgo Viatosto


Il Borgo Viatosto – anticamente detto Ripa Rupta – si trova all’estremo nord della città, su un colle, graziosamente raccolto intorno alla chiesetta della Madonna di Viatosto, intatto, pregevole esempio di romanico.

Dal sagrato della chiesa si può godere il singolare panorama della città di Asti.

COLORI: bianco e azzurro

RETTORE: Giovanni Binello

VITTORIE: Viatosto ha vinto i seguenti tre Palii insieme a Don Bosco. Dal 1981 Don Bosco e Viatosto hanno costituito due Rioni distinti.












1967

Pietro Altieri "Petruzzo" su Gavin

Rettore: Giacinto Occhionero





V






1971

Giovanni Manca "Gentleman" su Via Veneto "Via col Vento"

Rettore: Giacinto Occhionero












1980

Mariano Zedda "Pepe" su Skat "Imprevisto"

Rettore: Lino Famiglietti



TEMA DELLA SFILATA: "Ipazia è Santa Caterina d’Alessandria?"


Il corteo del Borgo Viatosto prende spunto da alcuni studi storici che identificano Santa Caterina di Alessandria d’Egitto con Ipazia, la scienziata egiziana martirizzata nel 415 d.C. Ipazia, matematica, astronoma e filosofa, fu donna di scienza e filosofia, esempio di libertà, della volontà di aprire le menti e di non soggiacere a nessun dogma. Si deve forse ai templari la “cristianizzazione” della figura di Ipazia, martire del “libero pensiero” di cui ammiravano gli studi e le scoperte. Santa Caterina di Alessandria d’Egitto, oggetto di grande devozione nei secoli trascorsi, è rappresentata in un affresco all’interno della chiesa di Viatosto. Aprono il corteo le figure di Ipazia e di Santa Caterina
di Alessandria d’Egitto, legate tra loro per rappresentare il legame di due donne che hanno contribuito con la scienza e l’esempio di vita devota alla definizione di un nuovo ruolo della donna. Una ragazza porta fra le mani una fiaccola, emblema del Faro di Alessandria, una delle 7 meraviglie del mondo antico. Ipazia compare circondata da giovani con rotoli di papiro, simboleggianti i molti volumi della celebre biblioteca di Alessandria; una dama porta fra le mani un astrolabio - invenzione che consacrò alla storia la studiosa – e alcune damigelle rappresentano le costellazioni.
Giungono quindi le Scienze che tentano di strappare il velo che ricopre il volto dell’Ignoranza. A seguire i resti del corpo di Ipazia rievocano l'orribile fine della studiosa trafitta con pugnali fatti di conchiglie affilate da carnefici forse assoldati dell’ambigua figura del vescovo Cirillo. La seconda parte del corteo è aperta da un cavaliere templare con una grande croce e dalla figura di Caterina d’Alessandria d’Egitto. La Santa, attorniata da ragazze che recano rami di palma, indossa una corona che sottolinea le sue nobili origini. Nel corteo compare poi una parte della ruota dentata, strumento del martirio, che secondo la leggenda si sarebbe rotta uccidendo gli aguzzini. Il quadro è completato da un boia con una spada fra le mani, l’arma con cui venne alla fine decapitata la Santa. Chiude il corteo la riproduzione dell’affresco presente nella chiesa di Viatosto, da sempre fulcro della vita del borgo, raffigurante la Santa nell’atto di presentare una giovinetta all’intercessione della Vergine.

FANTINO: Il Palio incolore dello scorso anno non ha minato le convinzioni del Borgo Viatosto che anche per la corsa del 2019 ha rinnovato la propria fiducia verso Alessio Migheli. Girolamo correrà a settembre il suo decimo Palio astigiano, con l’obiettivo di tornare a disputare una corsa all’altezza del suo valore. Un valore che il fantino senese aveva più volte dimostrato nelle sue prime esperienze astigiane, raggiungendo risultati non più replicati negli ultimi anni. Dopo l’eliminazione in batteria al debutto nel 2007 con San Lazzaro, infatti, Migheli aveva saputo qualificarsi per la finale nei tre anni successivi vestendo i colori di Torretta (ottavo nel 2008 e terzo nel 2009) e di Don Bosco (settimo nel 2010). Da allora, però, l’accesso alla finale è diventato un tabù per Migheli che vestendo i colori di Montechiaro nel 2011, nel 2012 e nel 2015, quelli della Torretta nel 2014 e quelli di Viatosto lo scorso anno, non è più riuscito a superare l’ostacolo della batteria. 
Migheli, inoltre, in Piazza Alfieri proverà a coronare una stagione particolarmente positiva. Oltre ai diversi ottimi piazzamenti nelle varie corse di provincia, Girolamo ha chiuso al secondo posto i Palii di San Vincenzo e Fucecchio ed ha saputo lottare per la vittoria sino agli ultimi metri nel Palio di Ferrara.
A lui, desideroso di riscatto, Viatosto affida ancora il compito di riportare in alto i colori di un Borgo in cerca di riscatto dopo una serie di Palii non troppo felici. L'ultima finale con i biancoazzurri presenti, infatti, è datata 2014 (6° posto con Claudio Bandini), mentre quella precedente, datata 2011, aveva messo la parola fine ad un digiuno di finali lungo dieci anni. 

CAVALLI: Presente a due delle tre riunioni di Prove d'addestramento allo stadio, Migheli ha provato sulla pista del Censin Bosia tre cavalli, Vicky Fortuna, Zarck e Uolcher. La prima, Vicky Fortuna, dopo una stagione che l'ha vista seconda a San Vincenzo è poco fortunata nel Palio di Fucecchio, era stata protagonista, nella riunione di inizio luglio, di una buona prova, chiusa al secondo posto. Meno brillante, con una prova che poco aveva fatto vedere, era stata, nella stessa serata, la prestazione di Zarck. Decisamente meglio lo stesso cavallo aveva fatto in stagione, ottenendo un secondo posto al Palio di Fucecchio. La Buca della cittadina toscana aveva visto tra i suoi dodici protagonisti anche Uolcher, testato da Migheli nelle ultime Prove d'addestramento stagionali al Bosia, con una batteria in seconda posizione. La scelta tra i tre cavalli, quindi, permette al Borgo Viatosto di poter dormire sonni tranquilli, avendo la possibilità di disporre di mezzosangue di sicuro affidamento. Da non escludere, comunque, scelte a sorpresa, con un altro paio di cavalli che potrebbero occupare le stalle dei biancoazzurri nell'ultima settimana d'agosto.