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mercoledì 7 agosto 2019

Verso il Palio 2019 - Il Borgo San Lazzaro


Il Borgo è situato nella zona est della città oltre porta San Pietro, dove già dal 952 d.C. era presente un Lazzaretto. Il Borgo prende il nome, i colori e lo stemma da “San Lazzaro dei mendicanti e degli appestati”. Il suo motto è “A temp e leu” (A tempo e luogo opportuni).

COLORI: giallo e verde

RETTORE: Silvio Quirico

VITTORIE: 












1987

Massimo Coghe "Massimino" su Akebat "Nuvola"

Rettore: Franco Serpone











1991

Tonino Cossu "Cittino" su Blu Bell Music "Lingotto"

Rettore: Franco Serpone












1999

Massimo Coghe "Massimino" su Shakuntala "Nuvoletta"

Rettore: Franco Serpone












2001

Massimo Coghe "Massimino" su Millenium Bug

Rettore: Franco Serpone












2008

Giuseppe Zedde "Gingillo" su Domizia

Rettore: Remigio Durizzotto












2017

Giuseppe Zedde "Gingillo" su Bomario da Clodia

Rettore: Silvio Quirico


TEMA DELLA SFILATA: "Angeli e colombe messaggeri di Dio nella storia di conversione e martirio di San Secondo d’Asti"

Si narra nella Vita del Glorioso martire s. Secondo (Pila, 1823) : “Raccontano gli Acta Sanctorum che una colomba si posò sul capo a Secondo e che nel passare i due fiumi Tanaro e Bormida Secondo udì la voce d’un angelo che gli facea coraggio a credere in Cristo”.

Nell’anniversario del martirio del Santo, il Borgo San Lazzaro rievoca nel corteo storico la simbologia della conversione al Cristianesimo del soldato romano Secondo.
Angeli e colombe come messaggeri divini sono presenti in molte opere del medioevo astigiano, quali l’ “Angelo annunciante” del 1320 nella casa parrocchiale di Calliano, gli affreschi dell’“Annunciazione” e della “Madonna con il Bambino” del quattrocentesco Maestro di Viatosto o l’“Angelo annunciante” e la “Vergine Annunciata”, conservati in Cattedrale e attribuiti allo stesso autore.
Nell’arte trecentesca e quattrocentesca San Secondo è sempre rappresentato come un giovane cavaliere con la Città di Asti in una mano ed una spada nell’altra, secondo un’impostazione ispirata ai modelli cortesi lombardi: così è raffigurato nell’opera del Maestro della Madonna di San Secondo presente in Collegiata o nel capitello in terracotta che originariamente sosteneva la pala con l’Incoronazione della Vergine nella chiesa parrocchiale di Viatosto, insieme agli angeli ed alla colomba con San Francesco.
Nelle sacre scritture la colomba, simbolo di purezza, è rappresentata con il ramo d’ulivo, messaggera di pace e speranza, ma anche simbolo dello Spirito Santo, come nella leggenda della conversione del Santo Martire Secondo.
Nel corteo si distinguono due figure principali: quella di San Secondo e quella di una dama con un abito che riproduce fedelmente un dipinto del Pisanello. L’abito, nella parte posteriore e nella coda, presenta ali minuziosamente create su modello di quelle di una colomba, simbolo della conversione.
Bianche figure di angeli e dame con raffigurazioni sacre e oggetti liturgici seguono la mistica colomba, mentre il Santo viene simbolicamente scortato dalle allegorie di Tanaro e Bormida in memoria del luogo della conversione e dai nobili astesi, fedeli al Patrono.

FANTINO: L'amarezza per l'eliminazione in batteria dello scorso anno non ha scalfito la fiducia di San Lazzaro in Giuseppe Zedde, confermato dai gialloverde anche per il Palio 2019. Il rapporto tra Gingillo e San Lazzaro è infatti ormai datato e, naturalmente, consolidato. Non potrebbe d'altronde essere altrimenti, soprattutto ripensando alle vittorie che Gingillo ha regalato ai Ramarri nel 2008 e nel 2017. Quello del prossimo 1 settembre sarà quindi il sesto Palio consecutivo ed il nono in assoluto che vedrà al canapo Gingillo vestito di gialloverde. Una storia, quella tra Zedde e San Lazzaro, iniziata nel 2005, interrotta momentaneamente dopo la vittoria del 2008 e ricominciata nel 2014. Zedde, con quattro vittorie fantino, tra quelli ancora in attività, a vantare il maggior numero di successi in Piazza Alfieri, debuttò ad Asti nel 2002, vestendo i colori di Montechiaro. Due anni più tardi poi, nel 2004, al primo Palio corso con la Torretta seppe subito conquistare il Drappo, impresa ripetuta nel 2008 proprio con San Lazzaro, nel 2011 ancora con la Torretta e nel 2017 di nuovo con San Lazzaro. Oltre alle esperienze in gialloverde e biancorossoblu, Gingillo ha indossato ad Asti anche i colori della Cattedrale negli anni 2009 e 2010. Detto delle quattro vittorie, nel curriculum astigiano di Zedde spiccano anche tre secondi posti, raggiunti nel 2005 con San Lazzaro, nel 2012 con la Torretta e due anni fa con la giubba dei Ramarri. In totale, nei suoi quattordici Palii corsi ad Asti, Zedde ha raggiunto la finale in ben nove occasioni.
Zedde arriverà ad Asti desideroso di riscatto, dopo una stagione che lo ha visto spesso sfortunato. Squalificato per entrambe le Carriere senesi, il fantino toscano ha preso parte a Palii di Fucecchio e Legnano senza riuscire ad accedere alla finale, traguardo invece raggiunto a San Vincenzo. Oltre alle sue enormi qualità, quindi, San Lazzaro potrà contare anche sul sicuro desiderio di riscatto del suo fantino.

CAVALLI: Due presenze allo stadio per Gingillo allo stadio, che nelle Prove d'addestramento ha testato Uron, Sharm d'Oc, Zodiaca e Don Marotas. Della scuderia Zedde, inoltre, fa parte anche Tresor de Bersac, anch'esso risultato idoneo a poter prendere parte alle visite veterinarie. Le possibilità, dunque, sono molte, con Uron e Don Marotas che paiono essere i maggiori indiziati ad arrivare ad Asti. Il primo, che dopo una grande stagione 2018 aveva mancato lo scorso anno l'accesso alla finale astigiana, anche a causa di un piccolo incidente in corsa che ne aveva condizionato il rendimento, rappresenta la scelta d'esperienza e di comprovato valore. Don Marotas, invece, al pari di Sharm d'Oc e Tresor de Bersac, si sono affacciati quest'anno alle corse a pelo, con Sharm d'Oc che ha preso parte anche al Palio della Costa Etrusca. I prossimi giorni saranno quindi utili al Borgo guidato da Silvio Quirico per fare la scelta migliore per trovare l'immediato riscatto e tornare a recitare un ruolo da protagonisti.